In una città come Firenze ogni progetto, e questo in particolare, non può che essere il risultato di quel processo continuo e incessante di modificazioni, completamenti,ampliamenti o riduzioni che conferiscono all Â'architettura lo spessore della sua storia e al contesto il significato profondo del suo Â'genius Â'. Non progetto ex-novo, ma progetto di Â'metamorfosi Â',che si pone come parte integrante di un processo di trasformazione urbana e assume le caratteristiche di un progetto di Â'riconversione permanente Â'. Progetto di completamento che ha per obbiettivo la ricerca di spazi continuamente rinnovati che esprimano la vita nel suo divenire: un Â'architettura che evoca molti piani di significato e una complessa plurifocalità ,attraverso un suo spazio che,leggibile in molti modi e a diverse scale,esprima la difficile unità dellÂ'inclusione piuttosto che la facile unità dellÂ'esclusione. La nuova Biblioteca e la piazza completano la metamorfosi del convento che viene ad assumere una precisa connotazione di struttura urbana integrata composta da parti architettoniche che ne rilevano la complessità e lo spessore storico. Queste sono: -Il nucleo centrale dell Â'antico complesso di S.Maria degli Angioli concentrato attorno ai due chiostri,ex sede della Facoltà di Architettura. -Il complesso progettato dallÂ' arch.Fagnoni negli anni Â'60, sede dell Â'attuale biblioteca e di strutture didattiche della Facoltà di Lettere e Filosofia. -Un nuovo organismo architettonico,espressione di una più marcata contemporaneità , ottenuto proiettando verso piazza Brunelleschi quella parte di recente edificazione che si affaccia sul grande chiostro centrale. L Â'articolazione distributivo-funzionale dellÂ'insieme è finalizzata ad una soluzione a scala urbana coerente e unitaria che determina il ruolo e la configurazione della nuova piazza, ponendosi a cerniera tra i due significativi episodi della Rotonda di Santa Maria degli Angioli del Brunelleschi e del complesso residenziale di Michelucci. CONCEPT DI PROGETTO Deve essere considerato in via preliminare che lÂ'intervento riguarda un organismo urbanistico e architettonico frutto di una stratificazione storica ricca e complessa,la cui articolazione potrà costituire una specifica risorsa da valorizzare nel progetto. Al tempo stesso si deve rilevare che non solo la piazza, ma anche la struttura edilizia dellÂ'area oggetto del concorso presenta numerosi elementi non risolti e contraddittori,con la conseguente necessità di ricondurre la realizzazione della nuova sede della biblioteca umanistica dellÂ'Università di Firenze ad una logica di organismo integrato e unitario. Si tratta in fin dei conti di unÂ'importante cerniera della struttura urbana fino ad oggi trascurata,che potrà trovare uno specifico rilancio entro la sua corretta valutazione di spazio bivalente sospeso fra università e città ,e quindi a servizio non solo degli studenti ma di strati e livelli di utenza più vasti e complessi:in questa prospettiva è proprio la piazza,oggi un banale spazio vuoto,con forma e funzione residuale rispetto al costruito,che può diventare invece il luogo di massima qualificazione dellÂ'intreccio e di incontro di funzioni plurime. La piazza,come qualsiasi piazza,a Firenze come altrove,non vive da sola: necessita di essere Â"formata Â"da uno o più fondali prospettici,anche diversi ma unitari,che costituiscano il vero sistema generatore dello spazio aper to. In questo caso si tratta di coniugare episodi apparentemente lontani,come la trama dei chiostri e della rotonda brunelleschiana,che tuttavia in realtà facevano già par te dello stesso complesso edilizio,giocando sulla distribuzione dei vuoti,in rapporto ai volumi costruiti generatori di spazio. Nel concetto e nel metodo della riqualificazione urbana e del disegno della città come perenne Â"ritrattamento della materia esistente Â",un possibile progetto di intervento nellÂ'area deve fondarsi come si è visto sul riconoscimento del valore unitario e sistemico della nuova biblioteca umanistica con la nuova piazza. La modalità di tale intervento va conseguentemente configurata come attenta coniugazione tra mantenimento ed eventuale incremento della funzione specialistica,magari precisata e articolata per tipologia e valenza, e valorizzazione od innesto ulteriore di ulteriori funzioni complesse a scala urbana,quali parcheggi interrati,spazi per incontri e manifestazioni, bookshop e locali di ristoro. I concetti fondamentali da cui sono derivate le scelte di progetto sono i seguenti: La nuova Biblioteca viene ampliata e diventa un Â'sistema integrato Â'che comprende più attività ,suddivise in 3 gruppi funzionali e distinti: -Gruppo A-sezioni specialistiche -Gruppo B-sezioni per studio con testi di consultazione quotidiana -Gruppo C-sezioni informatiche con attività complementari (riunioni, incontri,esposizioni) La piazza viene ridisegnata in conseguenza dellÂ'ampliamento della biblioteca con la creazione di un nuovo corpo architettonico che si protrae nella piazza in sostituzione del Dipartimento di Costruzioni,di nuovi accessi alla struttura ospedaliera e al parcheggio interrato su 3 livelli. L Â'ARCHITETTURA DEGLI SPAZI DÂ'USO E DEI MATERIALI E Â'previsto il ricorso a soli tre materiali,due naturali ed uno artificiale,in grado di contemperare l Â'ispirazione allo spirito di una irrinunciabile contemporaneità e coniugare tradizione ed innovazione,secondo un sottile contrappunto di valori materici e tecnologici. La pietra naturale -materia più pregiata e tradizionale a Firenze nelle due tonalità grigia ed ocra scuro della pietra serena e della pietra forte,la prima per il piano piazza vero e proprio a +0,30 cm, sorta di tappeto lapideo dal caldo colore dorato che si integra con il convento e la seconda, per il piano piazza di cornice, allineato allÂ'edificio di Michelucci e a via del Castellaccio,di colore grigio arenaria per contrappunto. AllÂ'opposto, lÂ'immaterialità del vetro secondo le più moderne tecnologie e le più interessanti potenzialità estetiche Âfornisce l Â'immagine vibrante e variabile del fronte della nuova Biblioteca multimediale. Progettista Capogruppo: Alberto Breschi Gruppo di progettazione: Alberto Breschi, Edoardo Cesà ro, Guido Ferrara, Nicola Ferrara Collaboratori: Alessio Gai, Claudia Giannoni        http://www.europaconcorsi.com/db/rec...568&lingua=ita> |