Thursday, April 19, 2007

Credito Industriale Sardo - Renzo Piano

Come promesso a Capitan Harlock, posto il progetto del C.I.S. di Renzo Piano a Cagliari, ultimato nel 1992

Testo tratto dal sito: http://www.bancacis.it/renzo.html#

E' del 1985 l'idea di bandire un concorso internazionale per il progetto della nuova sede del Credito Industriale Sardo. Nel bando una particolare indicazione: progettare un edificio capace di dare risposta alle accresciute esigenze operative del Cis e offrire alla città di Cagliari una piazza originale e modernamente concepita, ma inserita nel contesto urbano e sociale della città.



Con il concorso d'idee - significativamente intitolato "Una piazza per Cagliari" si è inteso cioè perseguire una finalità piu' ampia rispetto al semplice cambio di sede dell'Istituto: quella piazza doveva rappresentare, nella vita di Cagliari, un punto di riferimento per la collettività, un vivibile luogo d'incontro per tutti i cittadini. Integrandosi, nuovo palazzo e piazza avrebbero dovuto segnare, visivamente, concretamente, la piena sintonia fra attivita' economiche e culturali, fra un istituto di credito e la societa' civile.



La proposta del Credito Industriale Sardo ebbe un'eco vastissima in campo nazionale ed internazionale. Allo scadere dei termini del concorso i progetti presentati furono centotrenta: ci avevano lavorato, con grande impegno e straordinaria creativita', diverse centinaia di ingegneri e architetti di tutto il mondo. Il primo premio del concorso fu assegnato ex-aequo al progetto "Phoenix" presentato dall'architetto Renzo Piano ed al progetto "Alloro" dell' equipe guidata dall'architetto Alberto Sposito: entrambi rispondevano alle indicazioni proposte dal CIS.



L'incarico di avviare il progetto esecutivo venne quindi dato dal Consiglio di Amministrazione del Credito Industriale Sardo all'Architetto Renzo Piano, la cui proposta venne valutata come la più rispondente alle esigenze funzionali dell'Istituto ed ai vincoli di realizzazione dell'opera.
La qualità dei progetti presentati ed il valore culturale dell'operazione concorsuale fece nascere l'esigenza di promuovere una serie di iniziative a supporto del concorso stesso: venne quindi pubblicato un volume che raccoglie ed illustra una selezione delle proposte progettuali e venne allestita una mostra che presentò prima alla Cittadella dei Musei di Cagliari e poi a Roma e Venezia - una rassegna dei progetti più interessanti, che offrirono ad un vasto pubblico uno spaccato molto significativo di quanto la cultura architettonica contemporanea sia in grado di esprimere.
Grazie a questa serie di iniziative, il Credito Industriale Sardo, nel 1989, vinse il premio Pico della Mirandola, promosso dall'omonima Cassa di Risparmio.

---------------------------------------------------------------------

l complesso è strutturato in due parti, una pubblica ed una privata: la parte pubblica è costituita da un grande spazio pedonale che diviene piazza, delimitata lateralmente da due edifici e da grandi aree verdi, creando la comunicazione diretta tra la parte di città a monte ed il mare.
Lo spazio privato si concretizza nel volume di tre corpi che costituiscono l'edificio vero e proprio del Cis, che copre un'area di circa 2150 mq. Complessivamente la superficie destinata a uffici è pari a 7.200 mq..



I primi due sono corpi bassi, posti a margine dei lati lunghi dell'area, mentre il terzo è posto trasversalmente e sopraelevato rispetto agli altri. Elemento caratterizzante di tutto il progetto e' l'utilizzo della pietra calcarea, che raccorda l'edificio ad altri monumenti-simbolo della citta', quali la Basilica di Bonaria, il Bastione di Saint Remy ed il Municipio. Si tratta di una pietra, chiamata "biancone tirreno", proveniente da una cava di Orosei e giudicata la piu' simile alla pietra di Bonaria, ormai esaurita. Le buone caratteristiche fisico- meccaniche, data la compattezza e la resistenza alla compressione ed all'usura, ne hanno permesso l'uso oltre che per i rivestimenti esterni, anche per la pavimentazione della grande piazza con diverse lavorazioni.



Per i muretti viene utilizzata la pietra sabbiata a continuazione della pavimentazione della piazza.Nelle torri scala, invece, la pietra diventa bocciardata e un'esigenza funzionale di illuminazione interna fa comparire una doppia fila di lastre grigliate a schermatura dei serramenti.
La relazione tra i due ambiti privato e pubblico non e' pero' di rigida separazione, ma piuttosto di compenetrazione: sono stati infatti realizzati un Auditorium per circa 210 posti a sedere destinato ad accogliere conferenze, spettacoli, meeting e congressi e piazze scoperte e semiscoperte destinate ad attivita' pubbliche e di pettacolo. L'intero grande spazio "porticato" sottostante il corpo alto dell'edificio CIS e' infatti una sorta di struttura di palcoscenico che ospita attrezzature di regia,illuminazione e diffusione sonora sia per le attivita' che prevedono gli spettatori nella piazza coperta che per le attivita' interne all'Auditorium.



Sistemato ai lati dell'edificio, il verde costituisce l'elemento di aggregazione della nuova sede del CIS al contesto urbano: si propone infatti come continuazione naturale della collina del Santuario di Bonaria e dei viali di palme che caratterizzano il lungomare del centro di Cagliari.
Le due aree sopraelevate che delimitano la piazza occupano una superficie di circa 1770 metri quadrati: la scelta del progettista - coadiuvato dagli esperti botanici - è ricaduta sulle palme nane, giudicate idonee sia sotto il profilo dell'armonizzazione con le aree vicine, che in relazione alla loro acclimatazione e conservazione.In corrispondenza dell'ingresso dell'edificio sono state sistemate cinque vasche di Kenzie, mentre su tutta la piazza sono distribuite 46 fioriere con macchia mediterranea (mirto, lentischio e ginepro strisciante).



L'Auditorium annesso al nuovo palazzo del Credito Industriale Sardo è caratterizzato dalla notevole versatilità, ottenuta grazie alla realizzazione di un pavimento articolato in 18 elementi mobili - ciascuno lungo 11 metri - che consentono diverse configurazioni:
- configurazione totalmente piana (per esposizioni, mostre) su una superficie totale di 280 mq.;
- configurazione ad anfiteatro (per concerti e performances) con disponibilità di 150 posti a sedere;
- configurazione a platea (per convegni e conferenze) per complessivi 210 posti.
Ciascuno degli elementi mobili è strutturato in maniera tale da poter contenere, all'interno della propria sagoma, 16 poltroncine.
La fuoriuscita delle poltroncine è azionata da un meccanismo pneumatico.
La movimentazione di sollevamento delle 18 piattaforme avviene idraulicamente.
Il tutto è governato da un complesso sistema computerizzato che controlla i diversi momenti del processo di movimentazione.

Questo impianto si presta ad essere utilizzato sia in forma privata che pubblica. Risulta infatti accessibile sia da Viale Bonaria, attraverso la piazza pubblica, che da Viale Diaz, in modo da consentirne l'utilizzo autonomo rispetto al resto dell'edificio.



Nel palazzo è stato installato un sistema integrato per la supervisione ed il controllo degli impianti tecnologici, di sicurezza e comunicazione.
In particolare sono stati integrati e messi sotto controllo gli impianti di climatizzazione ed elettrici, l'impianto di rilevazione automatica d'incendio e di spegnimento a gas Halon, il sistema di rilevazione allagamenti, il sistema antintrusione, il controllo degli accessi, le porte d'emergenza, il sistema televisivo a circuito chiuso ed il sistema di cablaggio della voce e dei dati.
Complessivamente saranno tenuti sotto controllo 2.500 punti (sensori, badges, allarmi e comandi automatici, etc.) tutti visualizzati per mezzo di 150 grafici. Per quanto riguarda invece il sistema di cablaggio sono previste 600 prese telefoniche e 1200 prese dati che raggiungono in maniera capillare tutti gli uffici.
Il sistema integrato prevede una architettura del tipo ad intelligenza distribuita su due livelli. Al primo livello ci sono i processori o sottosistemi dedicati ai quali si interfacciano direttamente tutti i punti fisici controllati (sensori, sonde di temperatura,valvole motorizzate, interruttori, ecc.). Al secondo livello invece si trova un minicomputer gestionale al quale si interfacciano tutti i terminali per gli operatori, dove risiedono gli archivi storici dei dati (data base) ed il programma di gestione integrata di tutti i sottosistemi.



I punti-operatori sono costituiti da terminali grafici ad alta risoluzione, stampanti e monitors articolati secondo le diverse postazioni richieste. Punti-operatore sono in particolare destinati agli impianti di climatizzazione ed elettrici, alla Sala Operativa, al Corpo di Guardia ed all'Ufficio Sicurezza. Ad ogni posto operatore e' possibile far pervenire solo le informazioni opportunamente segregate, che competono alla specifica funzione.
Tutte le operazioni sono governate dal programma che realizza l'integrazione tra tutti i sottosistemi collegati. In questo modo si raggiungono piu' obiettivi: presentare anche in forma grafica le informazioni agli operatori in modo omogeneo indipendentemente dal sottosistema di provenienza; costituire un Data Base comune; realizzare l'interscambio dei dati tra i diversi sottosistemi, generare i dati gestionali di manutenzione, i dati di costo della conduzione e dell'analisi del traffico dati, generare le statistiche degli allarmi, dei guasti dei costi energetici, ecc..
_____________________________________________________________
_____________________________________________________________


Secondo i presupposti del concorso l'opera doveva diventare una sorta di "piazza", da vivere in ogni momento della giornata, purtroppo la zona è sempre praticamete vuota, evidenziando la mal-riuscita dell'intento progettuale. Sicuramente migliore di tantissime altre realizzazioni anche posteriori, soprattutto per la tecnologia utilizzata (forse è ancora oggi l'edificio tecnologicamante più avanzato a Cagliari).>

Immagini MIPIM

Ecco un thread sul MIPIM.
http://www.skyscrapercity.com/showthread.php?t=190701

Inutile constatare che le città italiane siano state snobbate (giustamente, visti i progetti di altre città).>

ENFATIZZARE!!!

ragazzi, ci lamentiamo sempre che in italia non si fa nulla.. adesso, tra 15 giorni, verrà ufficialmente aperta a milano la fiera più grande del mondo, in anticipo rispetto ai tempi, metrò inclusa, e al passo con la scaletta che prevede di fornire le infrastrutture necessarie..! si tratta inoltre di un'opera grandiosa dal punto di vista architettonico!
e noi, che abituati come siamo a vedere opere incompiute dovremmo non stare più nella pelle, non stiamo nemmeno subissando di notizie i nostri amici stranieri.. dovremmo andarne fieri, ed esasperare fino alla nausea l'evento!

questa è ufficialmente una chiamata alle armi!
il thread di cui riporterò il link deve restare sempre in prima pagina, venire aggiornato giornalmente ed inondato di messaggi entusiasti!
da solo non so più cosa scrivere, ma se ci mettiamo tutti possiamo dare all'evento la giusta portata!

questo è il link:
http://www.skyscrapercity.com/showthread.php?t=186584
forza e diamoci da fare!


p.s.
una sculacciata virtuale a genius e gli altri che non hanno ancora votato..! >

città della vela-Napoli

qualcuno ha immagini o info circa la città della vela che volevano costruire a Bagnoli per la coppa america? Sapete se il progetto è accantonato o ci sono ancora speranze? >

Monete Torino 2006!!!

Ecco le monete coniate per i XX Giochi olimpici invernali che si terranno a Torino nel 2006. La prima emissione è del mese in corso: la prossima sarà fatta a giugno, la terza a novembre e la quarta in corrispondenza dell'avvio dei Giochi, nel gennaio 2006. Le monete, d'argento e d'oro, vanno da quelle di valore nominale di 5 euro fino a quelle da 50 euro. L'ultima avrà il logo della torcia olimpica





>

Calatrava x 2 nuovi ponti a Genova

http://www.ansa.it/infrastrutturetra...533999387.html

OPERE PUBBLICHE
INFRASTRUTTURE:CALATRAVA,VORREI DISEGNARE NUOVO PONTE GENOVA


(ANSA) - GENOVA - L'architetto e ingegnere spagnolo Santiago Calatrava, tra i piu' noti al mondo, e' disposto a disegnare e realizzare un nuovo ponte autostradale in acciaio sul torrente Polcevera a Genova, nell'ambito del progetto di ristrutturazione del nodo autostradale genovese, gia' inserito nella Legge Obiettivo. Lo ha spiegato lui stesso al presidente della Regione Claudio Burlando, che lo ha invitato a Genova. ''Naturalmente spetta ad Autostrade, che realizzera' l'opera, scegliere gli autori del progetto - ha premesso oggi Burlando in un incontro con l'architetto - ma abbiamo una suggestione e ci piacerebbe se Calatrava potesse mettere a punto questo intervento''. Il presidente dovrebbe parlare dell'idea al ministro delle Infrastrutture Antonio Di Pietro gia' martedi' durante la sua visita a Genova. L'architetto spagnolo, che e' noto in particolare per la realizzazione di ponti e di stazioni dal design avveniristico nella sua Valencia e nelle principali citta' del mondo, e' stato incaricato tra l'altro di progettare la nuova stazione della metropolitana di Ground Zero a New York. Per Genova ha una idea innovativa che dovrebbe ridurre i costi e i disagi di chi vive e lavora nei pressi dell'opera: il ponte genovese deve essere realizzato infatti in una zona ad alta densita' abitativa dove insiste gia' un viadotto autostradale ad elevato impatto ambientale. Si tratta di costruire il nuovo ponte in acciaio proprio sopra il vecchio viadotto e di usarlo poi per demolire l'opera sottostante, con l'uso di appositi carrelli che agganciano pezzi della struttura e li portano a terra. Demolire il vecchio ponte Morandi, realizzato negli anni '60, costa circa 150 milioni, ha ricordato Burlando, in questo modo si dovrebbe risparmare. ''Il nuovo ponte sarebbe molto piu' 'leggero' dell'attuale - ha detto Calatrava - e le carreggiate sarebbe divise in modo da lasciare filtrare la luce del sole a terra. Oggi i piedi del viadotto occupano 600 metri quadrati, per la nuova struttura ne basterebbero 50-60''. Si libererebbero delle aree per la nuova viabilita' e per nuovi insediamenti. Il progetto di massima prevede gia' la demolizione di 430 case e con il nuovo ponte il loro destino non muterebbe. Per quanto riguarda lo stile del ponte, Calatrava dice: ''vorrei presentare due-tre idee di ponti strallati e ad arco per poi fare scegliere il migliore, ma l'importante e' che la struttura nasca in sintonia con il paesaggio, perche' quella valle e' molto bella''. L'opera sarebbe pronta in tre anni, uno per la progettazione e due per la realizzazione. Santiago Calatrava ha una idea anche per un altro ponte che Genova costruira' all'uscita del casello di Genova Ovest, sempre nell'ambito del riordino del nodo autostradale, per collegare la viabilita' direttamente al porto. ''E' ottima l'idea gia' definita di un ponte in asse con la vecchia Lanterna, ma propongo anche due arcate parallele tra loro e perpendicolari all'asse del lungomare sotto a cui fare transitare la mobilita' cittadina''.(ANSA).>

Sezione Italia

SONO AMMESSI AL VOTO SOLO I SEGUENTI UTENTI:
Questo poll chiuderà il 14 Maggio 2005 alle 06:57 PM


1. Northern Italian (Riva del Garda-TN) – 12 settembre 2002
2. Whose Homepage (California) – 3 ottobre 2002
3. Big (Benevento, Milano) – 12 ottobre 2002
4. sts (Trieste) – 9 dicembre 2002
5. To (Torino) – 5 gennaio 2003
6. YellowArrow (Milano) – 17 gennaio 2003
7. Tarchon (Milano) – 12 febbraio 2003
8. SkyHawk (Milano) – 17 febbraio 2003
9. MaxDorianFun (Genova) – 9 maggio 2003
10. Darksky (Città del Messico) – 15 agosto 2003
11. Poller1 (Anversa) - 27 agosto 2003
12. S4do (Bolzano/Bozen) – 1 ottobre 2003
13. McClane (Milano) – 16 novembre 2003
14. European1978 (Milano, Barcellona, New York, Londra, Berlino) – 12 dicembre 2003
15. Cladiv (Bari) - 29 febbraio 2004
16. Italo-Australian (Australia) – 8 aprile 2004
17. therock (Torino) – 20 aprile 2004 - MODERATORE ITALIANO
18. Taurus (Lecco) – 24 aprile 2004
19. Capitan Harlock (San Remo-Arma di Taggia) – 25 aprile 2004
20. SdR (Roma) – 4 maggio 2004
21. Robyk (Salerno,Torino) – 7 maggio 2004
22. Tre Punte (Sicilia, Milano) – 9 maggio 2004
23. Eletrix (Palermo/Roma) – 11 maggio 2004
24. Smog (Milano) - 16 maggio 2004
25. Camaway (Rimini-Brighton-Bangkok-Berlino) – 6 giugno 2004
26. Gruber (Milano-Antibes-Parigi-Milano) – 11 giugno 2004
27. Palladin (Trieste, Vicenza) – 26 giugno 2004
28. Skyfanatic (Parma) - 2 luglio 2004
29. Thelème (Ragusa,Milano) – 5 luglio 2004
30. Vitruvio (Milano) – 7 luglio 2004
31. Quake (Brescia) – 10 luglio 2004
32. Epicurion (Milano) – 14 luglio 2004
33. Alter-Ego (Vicenza) – 27 luglio 2004
34. CAESARS-Palace(Roma/Bruxelles) – 30 luglio 2004
35. Hogan (Torino) – 3 agosto 2004
36. Skaccomatto (Milano) – 3 settembre 2004
37. Caval'D Brons (Torino) – 8 settembre 2004
38. Paxromana (Roma/Milano) – 15 settembre 2004
39. THINKER (prov.Milano) – 20 settembre 2004
40. Madeco (Napoli) – 21 settembre 2004
41. Damon Milan (Milano) – 7 ottobre 2004
42. Tunin (Cuneo) – 7 ottobre 2004
43. Pampero (Roma) -12 ottobre 2004
44. cristianocani (Cagliari) – 21 ottobre 2004
45. GENIUS LOCI (Milano) – 18 novembre 2004
46 Cooper (Milano) - 21 novembre 2004
47. Sonic from Padova (Padova) – 23 novembre 2004
48. Il piccolo chimico (Bari) – 27 novembre 2004
49. fcom1 (Cividale del friuli) – 29 novembre 2004
50. Luka Trieste+ Wroclaw (Trieste) – 30 novembre 2004
51. Carletto (Genova) - 20 Dicembre 2004
52. Zarkon (Roma) – 22 dicembre 2004
53. nemesi (Milano) – 26 dicembre 2004
54. Pavlvs (Roma) – 5 gennaio 2005
55. Hermione Granger (Pescara)- 5 gennaio 2005
56. Altaich (Glasgow-Frosinone)-9 Gennaio 2005
57. Falcon83(Verona)- 10 Gennaio 2005
58. Stranfiér (Verona) -12 Gennaio 2005
59. Ampsicora (Karel) -14 Gennaio 2005
60. I'mBack (Roma/Parigi) -15 Gennaio 2005
61. Belsize (Milano) - 17 Gennaio 2005
62. neveglitz (Torino) - 25 Gennaio 205
63. Panther (Milano/New York) - 3 Febbraio 2005
64. Turnpike (Torino) - 24 Febbraio 2005
65. Acrux (Napoli) -20 Marzo 2005



I voti di utenti non presenti in questa lista saranno considerati non validi.>

Habemus banner

foto di Christian, banner mio >

restauro reggia di venaria reale - torino

Progetto di restauro e valorizzazione dei Giardini della Reggia di Venaria Reale

Ideati da Amedeo di Castellamonte, ampliati da Michelangelo Garove, completati da Filippo Juvarra, i Giardini della Reggia di Venaria Reale costituivano prima della loro scomparsa, lÂ'icona spaziale e prospettica della Reggia stessa.
Il progetto interessa 120 degli oltre 430 ettari del territorio costituente i Giardini nel periodo di loro massimo splendore, come ampiamente documentato a livello iconografico, tra il 1700 e il 1796 e ripropone lÂ'unitarietà dellÂ'impianto settecentesco recuperando il sistema delle allee degli ambiti storici del Parco Basso e del Parco Alto, rivisitati nelle nuove funzioni: la grande Peschiera, il canale dÂ'Ercole, le Fontane, le grotte, il Giardino dei Fiori, le Pergole, i Giardini Inglesi, le Serre, la Fontana-Piazza, i Boschetti















>

x Marmox

ho visto i più recenti rendering della spina 3 e da essi traspare che all'angolo tra via verolengo e via borgaro sia previsto una torre più alta e larga di quella dell'area vitali..

ne sai qualcosa? è già in costruzione ?

grazie , ciao.>

progetti imperia

Osservatorio internazionale per la salvaguardia dei cetacei

Italia, Principato di Monaco e Francia hanno siglato, il 25 novembre 1999, l'accordo per la costituzione di un Santuario internazionale per la protezione dei mammiferi marini. L'area considerata abbraccia tutto il Mar Ligure e parte del Tirreno settentrionale.
L'obbiettivo: dotare la riviera di ponente di un nuovo polo culturale di richiamo internazio-nale, oggi mancante, da inserire tra il Museo Oceanografico di Monaco e l'Acquario di Genova. Il centro internazionale per la salvaguardia dei cetacei con i suoi laboratori, il suo centro culturale e le sue grandi sale espositive, rappresenta un'assoluta novità nel panorama museale italiano.
Il progetto, di 4000 mq espositivi, collocato direttamente a contatto con il mare, prevede il recupero di alcuni edifici di archeologia industriale che verranno riconvertiti a sale minori espositive, laboratori, biblioteca, strutture di servizio. Di forma organica ispirata alla dinamica dei cetacei saranno invece i due vasti spazi museali contenenti la grande collezione dei cetacei, realizzati in scala reale e sospesi nel vuoto come in un flusso migratorio, circondati da pareti sensibili, programmate per proiettare immagini in diretta della vita marina. Un grande spettacolo spaziale ed architettonico capace di dinamizzare l'intero paesaggio urbano.






>

WOOOOOWWWW ! ! !

Ragazzi,
una figata pazzesca !

Probabilmente alcuni di Voi avranno già assaporato l'emozione.
Provate a collegarvi qui

Praticamente è come comandare il satellite e potete zoomare su qualsiasi parte del mondo. Cliccando su MAP avrete la visualizzazione geografica.
Cliccando su satellite, ed è questa la figata, beh, non ve lo dico...provate!
L'immagine si può spostare direttamente con il mouse (drag).

Ecco alcune immagini che mi sono divertito a scovare:

Genova Porto Antico



Casa Bianca



Hoover Dam



Ground Zero
>

Fuksas a Vilnius

Fuksas colpisce ancora...

Andate a dare un'occhiata qui http://www.skyscrapercity.com/showthread.php?t=234738>

centro alti studi sulla cina - torino

http://www.esteri.it/coordinamentocina/pdf/piano.pdf

e

06-12-2004
Descrizione: Intervento del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, in visita di Stato nella Repubblica Popolare Cinese, in occasione dell'incontro con gli italianisti cinesi e studenti universitari di lingua italiana

VISITA DI STATO DEL
PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
CARLO AZEGLIO CIAMPI
NELLA REPUBBLICA POPOLARE CINESE

INCONTRO CON GLI ITALIANISTI IN CINA E GLI
STUDENTI UNIVERSITARI DI LINGUA ITALIANA

Pechino, 6 dicembre 2004



Professor Lu,
Signor Ambasciatore,
Magnifico Rettore,
Signori Professori,
Cari studenti,

ho ascoltato con attenzione i vostri interventi. Apprezzo il vostro convinto impegno. La determinazione, l'entusiasmo con cui vi dedicate alle vostre ricerche e ai vostri studi esprimono l'aspettativa che la lingua e la cultura italiana siano meglio conosciute in Cina.

Il dialogo tra Italia e Cina, eredi di due grandi civiltà, risale ai contatti con l'impero romano riportati dalle cronache cinesi, ai viaggi di Marco Polo e dei mercanti italiani nel tredicesimo e quattordicesimo secolo, all'intenso scambio che, attraverso il continente eurasiatico, ha collegato da secoli la Cina e l'Europa.

Questa ricca eredità ci sorregge nell'opera rivolta a fare dell'italiano, come lingua e come cultura, un proficuo canale di comunicazione reciproca.

In tutti gli incontri con i vostri colleghi all'estero, ho sempre sottolineato la centralità dell'impegno legato al compito di italianista. Fatelo con passione e con senso di responsabilità: l'affermazione della lingua italiana in Cina è un obiettivo prioritario. Non dimenticate mai che operate in un paese-continente per dimensione territoriale, demografica, culturale.

L'interesse verso la nostra lingua in questo Paese è crescente tra molteplici categorie di cittadini - studenti, professionisti, giuristi, ricercatori, imprenditori. Tuttavia, i dati sulla diffusione dell'italiano sono ancora modesti: sia per numero di studenti che seguono corsi di lingua presso università e scuole, sia per numero di cattedre di italiano nelle università.

E' necessaria una rapida inversione di tendenza, un salto di qualità: attraverso il potenziamento dei corsi, l'incremento delle cattedre, il consolidamento della collaborazione accademica.

Il successo nella diffusione dell'italiano in Cina è anche collegato all'incremento del flusso, oggi ancora limitato, degli studenti cinesi in Italia. Numerose università italiane hanno manifestato una concreta disponibilità ad accogliere un maggior numero di studenti cinesi ed a facilitare loro una familiarità con la nostra lingua, essenziale al proseguimento degli studi in Italia. Il "Progetto Marco Polo", con il quale la Conferenza dei Rettori e la Confindustria intendono far conoscere il sistema universitario italiano in Cina e facilitare l'inserimento degli studenti negli atenei italiani, costituisce un significativo avanzamento.

A queste finalità corrispondono anche altre collaborazioni universitarie. Ve ne sono diverse: i programmi formativi realizzati dall'Università Bocconi; le attività di ricerca promosse dal Politecnico di Milano; l'accordo tra la Scuola Superiore S. Anna di Pisa e l'Università di Chongqing; le iniziative di alta formazione intraprese dalla Venice International University. Si aggiungono altri sviluppi promettenti, cui spero seguiranno presto fatti concreti: l'istituzione di un Centro di alti studi sulla Cina a Torino; di un Collegio di Cina a Bologna, destinato ad accogliere, in un qualificato ambiente accademico, autorevoli studiosi cinesi.

La diffusione dell'italiano può essere assecondata anche da iniziative complementari, volte a favorire una migliore conoscenza delle nostre reciproche culture. Ne cito alcune: l'impegno congiunto di esperti italiani e cinesi nel restauro di un grande monumento della civiltà cinese, quale la Città Proibita; la prevista collaborazione per il restauro della Grande Muraglia; l'allestimento del Museo della civiltà che sarà inaugurato a Pechino in occasione delle Olimpiadi del 2008; la mostra "verso il primo impero" di prossima inaugurazione presso le Scuderie del Quirinale. Altri progetti includono mostre su Matteo Ricci, sull'intreccio della seta con lo sviluppo della società, sul percorso storico della via della seta in un tracciato ideale fra Venezia e Xian. Il 2006 sara' l'Anno dell'Italia in Cina: arti figurative, letteratura, teatro, musica, cinema, moda, architettura e design saranno portati all'attenzione del grande pubblico cinese nel quadro di un ambizioso programma di manifestazioni. Il filo conduttore e' la creativita' italiana attraverso i secoli.

Un maggiore intescambio culturale, una maggiore diffusione dell'italiano sono necessari nell'interesse reciproco. L'intensificazione delle relazioni economiche tra Italia e Cina, l'aumento dei traffici commerciali nei nostri porti mediterranei, il consolidamento dei collegamenti aerei, richiedono il superamento di molti ostacoli anche linguistici, non solo amministrativi.

Abbiamo di fronte grandi opportunità. Sta a noi saperle cogliere per contribuire ad affermare nel mondo solide prospettive di dialogo e di collaborazione. E' questo il fondamento della pace, della sicurezza, dello sviluppo.

Con questi sentimenti, rinnovo a voi tutti, e soprattutto ai giovani, l'incoraggiamento a fare della lingua e della cultura, un ponte per avvicinarci maggiormente gli uni agli altri

ne sapete qualcosa ?>

Progetti torino

Ciao sono nuovo in questo forum..

volevo chidere se qualcuno era cosi' gentile da elencarmi i progetti di costruzioni di edifici(quindi grattacieli..palazzi residenziali moderni)x questa citta..magari anche cn foto

ve ne sarei immensamente grato..grazie mille >

Fuksas:Masterplan Area Banci -Prato

Merhaba Italia, Prato (PO) 367 Hits

Masterplan Area Banci


Â"Â… Un importante centro per esposizioni e congressi, un hotel di qualità, uffici, negozi, un grande parco, lÂ'ampliamento del Pecci, realizzeremo una piattaforma di servizi quale luogo di concentrazione e identificazione di tutte le migliori risorse della città, dando un significativo contributo in questa delicata fase di passaggio di Prato, città ricca di storia industriale e civileÂ…Â"

Lo studio è sviluppato su unÂ'area, 30 ha, di cerniera tra lÂ'aggregato consolidato della città storica e i nuovi ampliamenti residenziali e produttivi delle Badie e del Macrolotto, a sud di Via Leonardo da Vinci (Declassata) tra la rotonda di viale della Repubblica e la rotonda della via Fiorentina. Una quota importante dellÂ'area oggetto di intervento è di proprietà della società Consiag spa, sulla quale permangono manufatti industriali dellÂ'ex fabbrica tessile Banci. Al di fuori dellÂ'area di proprietà Consiag, ma inclusa nellÂ'area di progetto si trovano gli edifici delle ex Officine Bigagli, tra cui un fabbricato di rilevanza tecnica e storica, e una vasta area già oggetto di presentazione di domanda di permesso di costruire denominata Â"PratiliaÂ" con funzioni commerciali, residenziali e terziarie.

Il nuovo assetto urbano, emerso nel corso degli incontri con lÂ'amministrazione pubblica, sviluppa lÂ'idea di Prato come città in trasformazione che deve trovare una sua prospettiva futura con interventi che ne liberino le potenzialità economiche e produttive. In questÂ'ottica si inserisce lÂ'esigenza di realizzare una Piattaforma di servizi integrata alla realizzazione di un importante centro congressuale-espositivo ed un hotel di elevati standard ricettivi. La piattaforma di servizi è intesa come un centro di terziario e commercio che ospiti sinergicamente i centri di eccellenza del know-how produttivo e gestionale che la città di Prato ha acquisito e di cui detiene un primato.
A questo si affianca il riuso di un edificio delle fonderie Bigagli nel quale verrà collocato lÂ'ampliamento del Museo di Arte Contemporanea Pecci, risorsa importante della città.
LÂ'intervento predispone così un centro di servizi aperto ad una scala interregionale e nazionale inserito in contesto urbano calibrato e connesso con la realtà cittadina; il progetto urbano mira altresì a ricomporre la frattura costituita dalla Declassata e dallÂ'impianto industriale Banci. Sono così realizzati: un grande parco pubblico, 8 ha, vicino al quartiere delle Badie; un asse centrale con giardini tematici, 6 ha, oltre a unÂ'ottima dotazione di parcheggi, che saranno realizzati in parte interrati e in parte in superficie allÂ'interno di interventi di landscape che ne articolano la superficie.

Il Centro espositivo-congressuale, unitamente allÂ'emergenza dellÂ'hotel, alto 60 m, costituisce il cuore dellÂ'intervento, simbolo esemplificativo del rinnovamento a cui la città protende. Si sviluppa su una superficie di 13.000 mq espositiva più circa 5.000mq di servizi. Il piano espositivo è rialzato rispetto al terreno, liberando lÂ'area con una ampia piazza coperta adatta a manifestazione pubbliche e a concerti. Il Centro sarà predisposto per un utilizzo flessibile con ridotti costi di allestimento e gestione. La sua ampia superficie interna, con un altezza variabile da 15 a 25 mt potrà essere facilmente impiegata per fiere, mostre, congressi o concerti.
Le due torri dellÂ'hotel, 8.000 mq di superficie complessiva, ospiteranno un albergo a media soglia ed uno ad alta soglia per soddisfare le diverse esigenze commerciali.
La piattaforma dei servizi è così completata con un complesso di edifici strutturati lungo un asse pedonale centrale, nel quale saranno collocate funzioni direzionali (tra cui nuove sedi istituzionali) e funzioni commerciali di supporto.

La viabilità dellÂ'area sarà facilitata con la creazione di un nuovo asse stradale che sviluppandosi parallelamente alla Declassata smaltirà i flussi principali, diminuendo in parte il carico su via Galileo Ferraris, di servizio al quartiere residenziale delle Badie. LÂ'accessibilità allÂ'area, sarà inoltre garantita dalla Declassata, grazie anche al progetto di allargamento, già in fase di attuazione da parte dellÂ'Amministrazione, con la realizzazione di una strada complanare. La proposta progettuale, per facilitare lÂ'integrazione con il verde pubblico previsto a nord e favorire il collegamento pedonale con la città storica, prevede il parziale interramento della via e la creazione di un ponte verde in connessione con lÂ'asse pedonale di progetto.

DATI DI PROGETTO:



CENTRO CONGRESSUALE ESPOSITIVO

13.000 mq sala 1
3000 mq sala 2
3000 mq servizi.

PIATTAFORMA SERVIZI

Hotel (170 camere circa) 8.000 mq-26.000 mq
Direzionale 17.100 mq 60.000 mq
Sedi istituzionali 1.429 mq-5.000 mq
Ristorazione 2.857 mq-10.000 mq
Commerciale 10.000 mq-40.000 mq
Residence per studenti 2.500 mq-8.000 mq
Centro Arte (ex Fonderie Bigagli) 2.500 mq

Lotto #1
Residenziale 20.000 mq
Terziario 10.000 mq

Lotto #2
Residenziale 25.000 mq

Area oggetto di intervento 30 ha
Area di Proprietà Consiag Spa 18 ha

Area a verde pubblico 20 ha
Parcheggi pubblici >34.000 mq




Programma dei tempi per Centro Congressuale-Espositivo

-Marzo 2005 Incarico Fuksas per la stesura del Mastreplan
-Luglio 2005 Presentazione Masterplan
-Settembre 2005 Avvio iter ammistrativo variante urbanistica
-Settembre 2006 Aprovazione variante
-Dicembre 2007 Avvio appalti
-Giugno 2008 Inizio lavori
-Dicembre 2010 Consegna lavori, inaugurazione complesso





Progettista capogruppo: Massimiliano Fuksas con Doriana O. Mandrelli
Gruppo di progettazione: responsabile di progetto: Agostino Ghirardelli
gruppo di lavoro:Gianluca Brancaleone, Lucio Campatelli, Andrea Fornello, Frauke Stenz, Susanna Tundo, Fulvia Tallini
Immagini: Fabio Cibinel
Modelli: Gianluca Brancaleone, Lucio Campatelli, Andrea Fornello
Frauke Stenz







>