Un paio di progetti del capoluogo friulano: NUOVO PALAZZO DELLA REGIONE: Il fabbricato è stato concepito, sotto il profilo progettuale, come "EDIFICIO INTELLIGENTE" dotato di una impiantistica sofisticata sopratutto sotto il profilo informatico. Dal punto di vista architettonico è stato concepito con una linea modera e funzionale che si sostanzia in un cubo di vetro inserito all'interno di un cubo di pietra. Ai due parcheggi interrati si accede mediante rampe distinte, due per l’entrata e due per l’uscita, di idonea pendenza e provviste di sistema di chiusura costituito da sbarre. Al livello –2, nella porzione attigua ai vani tecnici, è prevista una vasca di raccolta, ove confluiscono le acque meteoriche provenienti dalle caditoie poste al di sotto delle bocche di lupo e da quelle poste alla base delle rampe e che viene utilizzata come bacino idrico antincendio. L’acqua in eccedenza viene pompata verso la rete della fognatura comunale. Dal livello –2 partono quattro corpi scala e relativi ascensori, utilizzati dai dipendenti regionali. La corte centrale caratterizza ed articola il livello 0: raggiungibile a piedi da più punti, è anche percorribile con l’automobile. Da qui si accede direttamente ai locali di interesse pubblico: a questo livello si trovano l’auditorium e i relativi spazi di pertinenza, un’ampia sala di rappresentanza istituzionale preceduta da un foyer a doppio volume, due sale riunioni attigue e le sedi da destinarsi ad enti regionali. Lungo il lato sud-ovest, parallelo a via Sabbadini, è situato l’ingresso principale per il pubblico che raggiunge direttamente a piedi la nuova sede regionale o che preferisce parcheggiare la propria automobile in superficie (sono previsti 36 posti auto all’interno dell’area). Dall’ingresso principale, nel quale è posizionato anche il servizio di vigilanza, si raggiunge il vano scala destinato al pubblico, dotato di quattro ascensori che, come tutti quelli previsti nel progetto, sono a prova di fumo e rispondenti ai dimensionamenti previsti per i portatori di handicap. Il livello 1 è destinato ad accogliere funzioni di interesse pubblico (es. bar e le sale adibite alle relazioni con il pubblico). Inoltre, gli spazi di collegamento, i blocchi dei servizi igienici e i locali tecnici vengono riproposti a questo piano, come a quelli superiori, nella zona centrale dello sviluppo planimetrico. L’accesso pubblico a questo livello avviene dall’esterno mediante una gradinata e una scalinata, situate rispettivamente a nord-est e sud-ovest dell’edificio: queste conducono alla corte interna, parzialmente coperta, dalla quale si accede alle funzioni sopra descritte. I successivi quattro livelli, destinati ad uffici, presentano uno schema distributivo, funzionale e planimetrico pressoché simile. Infatti, dal punto di vista distributivo, giungendo ad ogni piano dai quattro corpi scala e relativi ascensori attestati negli angoli del blocco e da quello posizionato lungo il lato sud-ovest, si percorre un corridoio centrale dal quale si dipartono, da entrambi i lati, uffici e sale riunioni di diversa metratura. Vicino ai vani scala, sono previsti i blocchi dei servizi igienici, i locali tecnici con i rispettivi cavedi. Le partizioni interne sono state concepite come elementi mobili al fine di consentire una maggiore flessibilità degli spazi. Infine, per migliorare la fruibilità dei locali, per interrompere la continuità dello sviluppo planimetrico e, soprattutto, per relazionare l’edificio con il contesto, vengono riproposte al livello 2 e 3 le terrazze semicircolari. Il sesto livello è destinato a piano tecnico: sono qui collocati tutti i macchinari previsti per la gestione impiantistica dell’intero stabile ed è previsto di collocare l’archivio, per ottemperare alle normative antincendio. Lo sviluppo planimetrico di detti locali risulta dimensionalmente inferiore a quello dei piani sottostanti, essendo però circondato da ampie terrazzature praticabili. L’accessibilità è garantita dai quattro vani scala angolari, dei quali solo quelli attestati ad ovest e a sud permettono il raggiungimento di questo livello anche mediante l’ascensore. CASA CAVAZZINI: COMUNICATI STAMPA 30.06.04 - Casa Cavazzini, parte il restauro Al via l’intervento sull’edificio che ospiterà la nuova sede per Galleria d’Arte Moderna e Collezione Astaldi: investiti 5 milioni 200 mila euro E’ un progetto museale ambizioso che rivoluzionerà l’offerta culturale udinese: il cantiere è stato avviato oggi con la consegna alle imprese appaltatrici dei lavori di ristrutturazione e allestimento museale di Casa Cavazzini. Il fabbricato sarà destinato a nuova sede della Galleria d’Arte Moderna e della Collezione d’arte Astaldi, secondo il progetto dell’architetto Gae Aulenti . L’investimento è molto consistente: 5 milioni 211 mila euro. Ma il risultato sarà un fulcro per il rilancio di Udine del punto di vista culturale e turistico. Potranno avere infatti uno spazio espositivo nobile e funzionale i due fiori all’occhiello dell’arte contemporanea in città , attualmente ospitati in una sede inadeguata. All’appuntamento, in via Cavour, nell’area antistante il cantiere, erano presenti il sindaco di Udine Sergio Cecotti e l’assessore ai lavori pubblici Roberto Toffoletti. Ovvia la soddisfazione per il fatto di essere riusciti a cantierare un’opera che sarà determinante per la città . Ad eseguire i lavori sarà l’Ati (associazione temporanea di imprese) costituita dalla Luci Costruzioni di Trieste, dalla Mattioli spa di Padova e dalla Pillon Impianti srl di Este (PD). L’intervento prevede la ristrutturazione della Casa (che in realtà si chiama Colombatti – Cavazzini) di Via Savorgnana e del Lascito Ferrucci di Via Cavour. Il complesso è composto da tre edifici che si articolano intorno a tre cortili interni: il nucleo principale, la Casa Colombatti – Cavazzini, è di origine cinquecentesca, ed è disposta su tre piani. Il Lascito Ferrucci, anch’esso su tre piani, è parte della cortina edilizia su Via Cavour e si sviluppa in profondità nel lotto, collegandosi perpendicolarmente alla Casa Colombatti Cavazzini. Lo stato conservativo compromesso dell’edificio e la volontà di trasformarlo in Museo presuppongono un intervento complesso e di notevole entità , dal punto di vista architettonico, strutturale ed impiantistico. Per questo la centralissima Casa liberty nel disegno del celebre architetto, sarà strutturata con ingresso da via Cavour, una vetrata luminosa che accompagna i visitatori all'ingresso, due torri in linea con Piazzetta Lionello per richiamare l’idea dell’edificio pubblico e anche l'architettura del Duomo. Ma il progetto della Aulenti è quello di un museo flessibile, adatto anche a esposizioni rinnovabili. L’edificio di 3500 metri quadri che il Comune ha rilevato dal commerciante di stoffe Dante Cavazzini (morto nel 1987) perché lo utilizzasse per scopi culturali potrebbe diventare effettivamente museo, secondo i tempi previsti per la conclusione dei lavori, tra la fine del 2006 e l’inizio del 2007. Sono infatti 868 i giorni di lavoro contemplati nel capitolato d’appalto che le imprese si sono impegnate a rispettare. Con l’antistante palazzo Valvason-Morpurgo, concepito come teatro di esposizioni temporanee, si contribuirà a creare un itinerario museale centralissimo, con un alto grado di fruibilità da parte dei visitatori. Casa Cavazzini avrà al pianoterra, ingresso, guardaroba, caffetteria e bookshop, con un settore dedicato alle opere della Galleria come l’intero secondo piano. Il primo piano sarà invece dedicato alla Astaldi. La Aulenti ha anche disegnato una serie di tavole museografiche che ipotizzano la dislocazione delle singole opere nelle stanze del novello museo. Un particolare valore ha la presenza al primo piano dell’appartamento Cavazzini, con gli interventi dell’architetto Midena e degli artisti Corrado Cagli, Mirko ed Afro Basaldella. Una testimonianza fra le più significative della più aggiornata cultura artistica tra le due guerre, che si pone come un elemento di immediato confronto con l’esposizione permanente che si intende realizzare. PALAZZO GIACOMELLI: NUOVA ZTL E AREA PEDONALE: Allargamento dell'area pedonale e della zona a traffico limitato in ambito cittadino Il Piano Urbano del Traffico approvato dal Consiglio Comunale nella seduta del 02 settembre 2002, prevede l'ampliamento delle aree pedonali e della zona a traffico limitato. All'attuale zona a traffico limitato (via Mercatovecchio, Paolo Sarpi, Riva Bartolini) vengono aggiunte le vie: Manin, Vittorio Veneto (da piazza Libertà a via Marinelli), Prefettura (da via Manin a via Lovaria) compresa piazzetta Valentinis, Stringher, Savorgnana (da piazza Venerio a via Stringher) e la parte sud di piazza Duomo. L'estensione della limitazione sarà in vigore per tutto il giorno, dalle ore 0 alle ore 24. Questo provvedimento ha lo scopo di migliorare la fruibilità degli spazi urbani di particolare interesse storico ed artistico da parte dei pedoni e di consentire la libera circolazione alle biciclette in buone condizioni di sicurezza, oltre a perseguire la riduzione dell'inquinamento acustico ed atmosferico nel centro città , nell'ottica di una sostenibilità urbana in linea con gli indirizzi espressi nella Comunicazione della Commissione Europea dell' 11.2.2004 L'area pedonale, oggi in atto in piazza Matteotti (San Giacomo) e vie limitrofe, unitamente a via Rialto, Cavour, Lionello e Savorgnana (da via Cavour a via Stringher), verrà istituita anche in piazza Duomo - da piazzetta Bertrando a via Stringer, fino all'Oratorio della Purità - in via Nazario Sauro e sulla parte centrale di piazza XX settembre. Quest'ultima parte, però, (via N. Sauro e piazza XX settembre) verrà istituita ad area pedonale solo ad avvenuta attivazione del parcheggio di piazza Venerio e della definizione della riqualificazione urbana del compendio di piazza XX Settembre . In quella circostanza verranno limitate al traffico anche via Poscolle (da via del Gelso a via P. Canciani), via P. Canciani (da via Poscolle a piazza XX settembre) lato ovest di piazza XX settembre e via Cesare Battisti . Nella zona a traffico limitato, le aree attualmente destinate a sosta tariffata, saranno convertite in parcheggi per residenti che, potranno, in alternativa, optare per l'abbonamento in sosta tariffata nelle aree adiacenti alla ZTL, alle stesse condizioni dei residenti in quelle zone, come tuttora avviene. Il transito e la sosta dei residenti nelle aree limitate saranno autorizzati con permessi differenziati a seconda della disponibilità o meno di posti auto in aree private. à altresì garantita, previa richiesta di permesso, la possibilità di accedere a tutti coloro che svolgono attività permanenti o temporanee all'interno della zona e a tutti i possessori di posto auto privato entro la ZTL. I permessi - che saranno rilasciati dal Comando di Polizia Municipale su richiesta degli interessati e su presentazione della prescritta documentazione - potranno essere permanenti (per la durata massima di tre anni), temporanei (di durata limitata alla necessità - contratti, lavori, ecc.-), periodici (nei casi di accessi sistematici in giornate definite). Sarà inoltre possibile accedere alle zone limitate, per operazioni di carico e scarico, senza il rilascio di permessi, nelle fasce orarie dalle ore 7,30 alle ore 9,30 e dalle 14,00 alle 16,00 . Al di fuori dei suddetti orari, i permessi rilasciati per analoghe attività e con idonee motivazioni, individueranno una fascia oraria di vigenza. Per operazioni occasionali, sarà sempre possibile richiedere al Comando di Polizia Municipale un "pass" giornaliero. All'interno della zona a traffico limitato sono stati individuati gli stalli per disabili (che potranno accedere comunque alle zone limitate senza ulteriori adempimenti), per operazioni di carico e scarico, per i taxi e alcune zone di sosta per residenti e aventi titolo (via Savorgnana e via Stringher, via Manin, via Prefettura e piazzetta Valentinis, piazza Duomo lato sud). Piazza Duomo sarà pedonalizzata sui lati nord e ovest. L'accessibilità al Duomo è data dai parcheggi di attestazione siti in via San Francesco, piazza Duomo - lato sud in prossimità dell'INAIL - via Calzolai e Via Savorgnana (tratto sud), dove vige la libera circolazione e, successivamente all'attivazione, anche dal parcheggio Venerio. Con la limitazione al traffico di via Stringher e la successiva pedonalizzazione di piazza XX settembre, sarà completato il circuito pedonale della zona storica della città : piazza Matteotti (San Giacomo) via Mercatovecchio, piazza Libertà , piazzetta Belloni, piazza Duomo, via Stringher, piazza XX settembre, via P. Canciani, piazza Matteotti. Nelle ore notturne sarà comunque possibile accedere alla farmacia che svolge il servizio notturno, parcheggiando negli stalli di carico/scarico o in altre aree ove consentito. Al di fuori degli stalli per disabili e per carico e scarico - indicati dalla segnaletica - in via Mercatovecchio non sarà possibile sostare. In Riva Bartolini sarà istituito il doppio senso di circolazione per consentire l'accesso alla ZTL da via Palladio e da vicolo Sillio ed uscita da via Paolo Sarpi, riducendo così al massimo i tragitti all'interno della ZTL. In via Caiselli e in vicolo Sillio sarà riattivato il regime di ZTL, mentre in via Palladio, piazzetta San Cristoforo (lato nord) e via Gemona (da piazzetta San Cristoforo verso nord) sarà provvisoriamente mantenuta la libera circolazione per consentire l'uscita da via Mazzini e da via Petracco (ex Antonini), in attesa di rimodellazione dell'intersezione via Gemona - via Petracco per agevolare le svolte dell'autobus e il passaggio congiunto dello stesso e delle autovetture. In base agli accordi con la locale Soprintendenza tutte le strade con pavimentazione in ciottoli dovranno essere tutelate dal traffico automobilistico quale patrimonio storico ambientale della città . Pertanto nelle vie Giovanni da Udine, Liruti, vicolo Agricola (tratto verso via Liuti), Zorutti, piazzetta Antonini, Verdi, Tomadini, vicolo Gorgo, verrà istituito il regime di zona a traffico limitato. Inoltre verrà ampliata l'attuale area a traffico limitato di via Magrini e via Muratti, comprendendo in essa, oltre al citato vicolo Gorgo, anche via Viola e via Cernazai. Nelle aree pedonali e nelle zone a traffico limitato potranno liberamente circolare velocipedi e veicoli ad emissioni zero aventi ingombro e velocità tali da essere assimilati ai velocipedi (biciclette elettriche), mentre i ciclomotori potranno accedere alla ZTL per raggiungere gli spazi di parcheggio privati o pubblici loro riservati. à previsto un periodo transitorio - dal 1° settembre al 31 dicembre del corrente anno - di co-vigenza dei vecchi e nuovi permessi per l'accesso alla ZTL e AP, per consentire il cambiamento dai modelli vecchi a quelli nuovi ed il rilascio di questi ultimi.> |