Friday, April 20, 2007

Progetti Milano

tratto da "Il sole 24 ore"
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Contrasto tra economia e andamento delle costruzioni

Contrasto tra economia e andamento delle costruzioni
Il rapporto congiunturale del Cresme sul mercato edilizio

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07/12/2005 - Â"La cosa che colpisce di più lÂ'attuale fase del mercato italiano delle costruzioni rispetto allÂ'economia italiana è un forte contrasto. Tra i dati di una economia stagnante, che da quattro anni ha un PIL che cresce a tassi medi annui dello 0,4%, e i dati delle costruzioni , dove lÂ'occupazione sfiora nel 2005 i 2 milioni di occupati e cresce in quattro anni del 18%.Â"

Così Lorenzo Bellicini, direttore tecnico del CRESME ha commentato le dinamiche delle costruzioni contenute nel XIII° Rapporto predisposto dallÂ'Istituto di ricerca sul mercato edilizio.

Â"Il contrasto è tra il calo degli investimenti in innovazione, in macchinari e attrezzature (-5,5% nei primi sei mesi dellÂ'anno; -2,4% dal 2001 al 2004) e i 700 milioni di mc di edilizia non residenziale realizzati tra 2002 e 2005 e la crescita dei prezzi delle abitazioni, che sembra inarrestabile. Il contrasto è tra lÂ'andamento delle esportazioni, diminuite dello 0,5% nel quadriennio 2001-2004 e del –0,5% nei primi sei mesi del 2005 e il sorprendente incremento del numero delle abitazioni prodotte: 300.000 nuove abitazioni ultimate in Italia nel 2005, 311.000 sono previste nel 2006. E anche il sorprendente livello di patrimonializzazione immobiliare che è stato raggiunto. Il valore delle case è cresciuto nelle grandi città del 70% dal 1997 ad oggi. E ancora il contrasto, in molte parti del paese, tra i costi di costruzione e il prezzo del prodotto finito venduto sul mercato. Dalle tre alle cinque volte nelle zone più dense. Â"

In sintesi dal Rapporto emerge il contrasto tra la perdita di competitività del nostro paese, tra le scarse quantità di risorse investite nella ricerca e nellÂ'innovazione, tra la produttività calante e la crescita senza pari dellÂ'intermediazione immobiliare.
Â"Una economia e una società che si sono chiusi, sottraendosi quasi come uno struzzo alla competizione internazionale, per destinare risorse allÂ'acquisto di immobili. Immobili da comprare non solo per abitare, ma per Â"investireÂ".Â">

R. Piano: California Academy of Sciences

Aperta nel lontano 1853, la struttura negli anni è cresciuta, accogliendo stili architettonici sempre diversi.
Oggi, The California Academy of Sciences chiama Piano perché disegni una nuova immagine dell'accademia, che sia vicina e sensibile ai principi della sostenibilità ambientale. L'aspetto più intrigante del nuovo progetto è il tetto. Ondulato, autosufficiente, organico, ospiterà un vero e proprio giardino che, a tratti, farà capolino nelle sale interne. Sarà dotato di un sistema di fori che permetteranno la ventilazione, oltre che di una serie di celle fotovoltaiche integrate per produrre energia.

Scrive Julian Guthrie sulle pagine del San Francisco Chronicle: "The new site, being designed by Pritzker Prize winner Renzo Piano of Italy, is expected to be the largest and most visited green building in the world, using less water and energy and constructed with an emphasis on recycled materials. It will be 20 percent larger -expanding underground- than the former Academy, but will give back 1 acre of parkland."


Altre informazioni sul sito dell'Academy: http://www.calacademy.org/newacademy/overview.php


Purtroppo l'unica foto che ho trovato e` quella di questo plastico:

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Bicocca Pegeaut

Avete notato la nuova pubblicita' della Pegeaut tra le strade della Bicocca? >

Italian projects

http://www.holland-re.com/system/mai...ctid=&hl=sesto>

ennesimo giretto Meneghino

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Epperò...Lunardi!!!!

Grandissimo. Dedicato a chi odia i politici di mestiere!!!

http://www.acerweb.it/files/a052999.pdf

Pensierino della sera....chissà se Pecoraro scanio sa fare un'equazione...eheheh....>

India 710 m!!!

http://www.skyscrapercity.com/showth...8&page=2&pp=20>

Mosca, il grattacielo piu' alto d'Europa

Da Mosca la sfida al cielo
l'edificio più alto d'Europa
Il palazzo da record sarà pronto nel 2008
ma tutti gli 85 piani sono già stati venduti
dal nostro corrispondente GIAMPAOLO VISETTI
http://www.repubblica.it/2005/l/sezi...moscagrat.html


MOSCA - Sorgerà in riva alla Moscova, nel cuore della capitale russa, il grattacielo più alto d'Europa. La "Torre Federazione" costerà oltre 500 milioni di euro, conterà 85 piani e raggiungerà quota 340 metri. La cuspide arriverà però a 440 metri. I lavori sono appena iniziati, ma il cantiere svetta già in mezzo al futuro quartiere degli affari Mosca City.

Nel 2008, quando è prevista l'inaugurazione, il grattacielo da record potrebbe però aver perso il suo primato. Sempre a Mosca è già in appalto l'edificio più alto del mondo. La "Torre Russia", realizzata da un consorzio a guida americana, toccherà una quota mai conquistata da un palazzo, proponendosi quale opera umana del nuovo secolo. Top secret la misura esatta, ma si parla di oltre mezzo chilometro.

Sembreranno poco più che vecchi condomini, i grattacieli asiatici ed europei più imponenti di oggi. La sede della Commerzbank di Francoforte si ferma a 258 metri, la "Scheggia di vetro" in costruzione a Londra arriva a 306. E la nuova corsa verso le stelle avviata dal Cremlino non si ferma. Attualmente a Mosca stanno sorgendo 32 grattacieli di oltre 50 piani. Entro una decina d'anni sono previste però 178 torri da oltre 300 metri, 137 delle quali sono già in fase avanzata di progettazione.

La febbre edilizia russa, spinta da un mercato immobiliare con prezzi da capogiro, sconvolge Mosca a mezzo secolo dal famoso "Piano Stalin". In un quinquennio, tra il 1952 e il 1957, gli edifici multipiano voluti dal dittatore sovietico colmarono il complesso d'inferiorità rispetto agli Usa. Le "sette sorelle" comuniste, uno dei simboli dell'Urss, si fermarono tra i 120 e i 236 metri. Niente in confronto al "Piano Putin" della Russia capitalista che annega nell'oro grazie a petrolio e gas: fare di Mosca la città più avanzata del pianeta.


La "Torre Federazione" non si limiterà dunque ad essere il tetto del continente tra Lisbona e Vladivostok. Sarà anche una delle costruzioni più stupefacenti della storia. Da ieri il mega progetto dei due architetti germanici Peter Schweger (autore anche del grattacielo di Francoforte) e Serghej Cioban (originario di San Pietroburgo, ma disegnatore di mezza Berlino negli anni Novanta) è così anche il tema di una grande mostra all'interno del Museo Sciussev.

Foto, grafici, sezioni e facciate mostrano su maxi-poster il siluro di cristallo, tondeggiante davanti e quadrato sul retro. I moscoviti, che seguono la crescita del cantiere tra paura e ammirazione, hanno scoperto che sarà collegato a un fratello minore da 57 piani. I due grattacieli, subito ribatezzati "i telefonini" di Luzhkov (dal cognome del sindaco la cui moglie è diventata la palazzinara più ricca del Paese), offriranno 292 mila metri quadri di superficie. Un tesoro, considerate le quotazioni di appartamenti e terreni, peraltro già venduto.

La Vneshtorgbank, principale finanziatrice dell'opera con 206 milioni di euro, ha tenuto per sé 30 piani. La catena alberghiera Hayatt si è aggiudicata 44 piani per un hotel di super lusso. Il resto è stato diviso tra le 10 maggiori società russe, istituti di credito e compagnie energetiche.

Misure e materiali a parte, il profilo non sarà rivoluzionario. I due classici mezzi cilindri saranno però collegati da una serie di ponti di vetro e ascensori, capaci di portare dall'ingresso al tetto in meno di un minuto. I proprietari disporranno di una piattaforma per l'atterraggio degli elicotteri, di una terrazza mozzafiato all'81mo piano, di un ristorante panoramico rotante all'ultimo, di parcheggi sotterranei e giardini pensili, di centri benessere, shopping center e multisala per cinema, teatro e congressi.

"Ma la vera sfida - dice Serghej Polonskij presidente di Mirax-Group, costruttore dell'opera - è la sicurezza". Dopo l'11 settembre il segmento grattacieli si è fermato a livello mondiale. Incubo di nuovi attentati e ansia da choc, domanda a picco. Gli azionisti russi hanno così previsto che la torre non cada nemmeno se si spezzasse una colonna portante. Un miracolo frutto della collaborazione internazionale: progettisti tedeschi, ingegneri e tecnici americani, manovali turchi, ascensori germanici, consulenti finanziari britannici, arredatori italiani.

"I parcheggi sotterranei - spiega l'architetto Schweger - non sono sotto la struttura: se esplodesse un'autobomba, l'effetto per il grattacielo sarebbe nullo". Travi monoblocco impediranno infine crolli in caso di impatti e incendi anche ai piani più elevati. Le Torri gemelle di New York potevano resistere alle fiamme per mezz'ora: quelle di Mosca fino a dieci ore, consentendo di evacuare migliaia di persone. Un film dell'orrore che nessuno vuole rivedere.>

Lunardi: le opere previste nel prox PRE-CIPE.

LUNARDI: PACCHETTO OPERE A PROSSIMO PRE-CIPE
(ANSA) - ROMA - La variante della linea ferroviaria Salerno-Reggio Calabria; il potenziamento della linea ferroviaria Giampilieri-Fiume Freddo, in Sicilia; l' adeguamento della sezione autostradale del raccordo Villesse-Gorizia; l' accessibilita' metropolitana del nuovo polo della fiera di Milano; il collegamento ferroviario dell'aeroporto Marco Polo di Venezia, sono alcune delle opere che andranno all'esame del prossimo pre-Cipe. Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture Pietro Lunardi durante un question time. (ANSA).>

Nuovo Sito del Duomo di Milano

Inaugurato il progetto della Veneranda Fabbrica
È online il tour virtuale nel cantiere del Duomo
Un servizio utile per milanesi e turisti, che possono seguire lo stato dei lavori, che da alcuni mesi coinvolgono anche il museo




Il Duomo di Milano approda in Rete. È stato inaugurato il nuovo sito http://www.duomomilano.it, un progetto voluto dalla Veneranda Fabbrica che nasce dallÂ'intraprendenza di tre giovani stagiste dello Iulm, che hanno proposto lÂ'iniziativa trovando lÂ'appoggio e lÂ'approvazione della secolare istituzione. Il sito offre la possibilità di effettuare consultazioni online e tour virtuali. Uno strumento che avrà il compito di stimolare la partecipazione dei cittadini milanesi alle molteplici attività proposte dalla Fabbrica e di allargare le loro conoscenze. Il progetto si è sviluppato anche grazie ad alcuni partner: Regione Lombardia, Baako s.n.c., Fondazione Università IULM ed Eni Tecnologie. La Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano si propone di coltivare ed aggiornare con questo nuovo strumento il legame profondo che da secoli lega la città e il suo territorio a tutti gli organi che la compongono: lÂ'Archivio, i Cantieri, la Cappella Musicale, il Museo e il Duomo stesso.
Mentre proseguono i lavori di restauro della facciata, il Duomo si apre così a una nuova dimensione. I turisti potranno conoscere, prima e dopo la visita, le caratteristiche e la complessa realtà che si cela dietro al monumento simbolo della città. I lavori di restauro e ristrutturazione che coinvolgono dalla scorsa primavera anche il Museo del Duomo non saranno più un ostacolo per coloro che vorranno avere informazioni dettagliate su queste realtà: tour virtuali, slideshow e fotografie permettono non solo di vedere nelle sue diverse sfaccettature la situazione precedente, ma di seguire lo stato di avanzamento del cantiere come un vero e proprio reportage.>

Città del Cibo e del Vino

Il parco a tema dedicato al vino e al cibo Â"Made in ItalyÂ" è un progetto dellÂ'Arch. Massimiliano Fuksas. Situata in un area di 164.000 mq, allÂ'interno del Comune di Sommacampagna, la Città del Vino e del Cibo è a soli 5 km dal centro di Verona e nelle immediate vicinanze delle autostrade A4 e A22, nonché di fronte allÂ'aeroporto Valerio Catullo e allÂ'Interporto Quadrante Europa.
LÂ'intero parco è stato pensato come unÂ'operazione culturale e artistica destinata a generare business articolato, costituito da beni e servizi non sostituibili. La sua realizzazione si concretizza per la riproduzione di un paesaggio, una grande pergola e una copertura a vetro che funge da collante tra i diversi edifici. La Â"cittàÂ" è inoltre caratterizzata dal rispetto del suolo grazie alla ghiaia a vista e un vigneto/catalogo dei vini locali.

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Il progetto Citylife per insegnare l'Italiano ai tedeschi.

Fra le varie cose che faccio per vivere curo alcuni siti di una casa editrice tedesca. Sul minisito di un software per imparate l'italiano questa settimana ho inserito un piccolo articolo sul progetto Citylife a Milano. Giusto per dare un'immagine un po' più moderna agli stereotipi che i tedeschi hanno del nostro paese. Se volete darci un'occhiata questo è il link:

http://www.cornelsen.de/wdv/1.c.378081.en>

progetti a Gorizia

Alcune news dal capoluogo isontino:















Italia, Gorizia (GO) 618 Hits

Recupero funzionale del Quartiere fieristico di Gorizia

Linee giuda al progetto di riqualificazione

A livello urbano viene proposta la ricollocazione dell'ingresso nella zona prossima al centro della città. In questa maniera si riesce a configurare una vera e propria Piazza d'ingresso rappresentativa. La piazza d'ingresso è segnalata da lontano dalla "Torre delle comunicazione" sulla quale possono essere collocati elementi pubblicitari, grafici e di illuminazione e può essere utilizzata per supporto di allestimenti effimeri oltre, eventualmente, attrezzature per le telecomunicazioni. Sulla piazza si attesta il padiglione d'ingresso: un volume di nuova costruzione, che ospita i servizi di accoglienza (biglietterie, informazioni, guardaroba, ecc.) e, al piano superiore, gli uffici e i servizi per gli espositori e gli addetti. Una volta superato l'ingresso ci si immette sulla spina di attraversamento pedonale che attraversa tutto il quartiere e collega tutti i padiglioni e le aree espositive all'aperto. Il primo tratto del percorso, parzialmente coperto dallo sbalzo della copertura del padiglione, è delimitato a sud/est da una estesa vasca d'acqua che va dalla torre di comunicazione sino al padiglione B. La vasca è attraversata da due leggeri ponti che permettono l'accesso ad una delle zone espositive all'aperto. Al centro del quartiere espositivo si trova la nuova piazza della Fiera che rappresenta il centro vitale. E' delimitata dai padiglioni A,B e C e dal nuovo padiglione nel quale sono previste sale conferenze e zone di ristorazione. La Piazza della fiera può essere utilizzata come area espositiva all'aperto, ma anche per inaugurazioni, presentazioni, cerimonie e spettacoli all'aperto. La spina pedonale prosegue collegando al coperto anche i padiglioni C e D tra i quali si trova una ulteriore zona espositiva all'aperto che può essere agevolmente coperta con strutture provvisorie in caso di necessità.
L'accesso per gli espositori e gli allestitori è previsto separato dall'accesso dei visitatori, per non creare interferenze e sovrapposizioni, in prossimità dell'ingresso originario. Per i padiglioni espositivi A, B e D è prevista un risanamento complessivo ed una riorganizzazione razionalizzando la disposizione delle aree commerciali sul modulo di 4x4m con corsie intermedie. Per le zone espositive si propone la dotazione con canaline a terra attrezzate per l'approvvigionamento degli espositori con energia elettrica, prevedendo eventualmente anche gli allacci di acqua e scarico secondo gli standard delle fiere moderne. Sui fronti dei padiglioni che si attestano sui percorsi pedonali e agli angoli viene prevista la sostituzione dei setti murari perimetrali con facciate vetrate che migliorano notevolmente il confort di visita e il rapporto interno esterno. Il condizionamento è previsto attraverso due condotte di immissione nel senso longitudinale del padiglione con centrale UTA sulle testate dei padiglioni inserite nelle aree verdi. Per il padiglione C si propone la riconversione come padiglione espositivo standard.
Con tale riorganizzazione si ottengono i seguenti dati di
superficie espositiva:
Pad. A 59 moduli pari a 944 mq sup. espositiva netta,
Pad. B 55 moduli pari a 880 mq sup. espositiva netta,
Pad. C 48 moduli pari a 768 mq sup. espositiva netta,
Pad. D 88 moduli pari a 1408 mq sup. espositiva netta, Totale 4000 mq.
Sulla Piazza della Fiera si prevede la collocazione di un nuovo padiglione con due sale congressi e un'area di ristorazione affacciata sulla Piazza. La riconfigurazione complessiva, con un principio di modularità degli spazi espositivi, permette di attivare, a seconda delle esigenze della singola manifestazione, i singoli padiglioni espositivi e le diverse aree con razionalità ed economicità. Il progetto di riqualificazione permette una realizzazione per stralci che possono essere realizzati senza una interruzione dell'attività fieristica e con una ipotesi a medio termine fino al completamento della zona. In linea di massima si possono prevedere i seguenti stralci funzionali:
1.riqualificazione dei padiglioni A e B, realizzazione del nuovo padiglione d'ingresso, della viabilità pedonale e della sistemazione delle aree esterne inclusa la piantumazione;
2.riqualificazione dei padiglioni C e D, completamento delle zone espositive esterne;
3.realizzazione del nuovo padiglione per attività congressuali.




Committente: Camera di Commercio di Gorizia
Progettista Capogruppo: Favero & Milan Ingegneria
Gruppo di progettazione: Maurizio Milan, Clemens Kusch, Giorgio Pettenò, Tommaso Tassi.
Collaboratori: Laura Stroszeck, Bernhard Klein, Sandra Leythaense, Roberto Chamorro Blanco, Nadine Wunschel, Barbara Doni, Ambra Gobbato.
Strutture: Favero & Milan Ingegneria
Impianti: Studio Tifs srl
Consulenti: Studio Camuffo (grafica)
Direzione lavori: Favero & Milan Ingegneria
Impresa: Riccesi
















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IL Museo di arte moderna e contemporanea - MART

Il Polo Culturale di Rovereto sorge in un'area della città settecentesca a ridosso della zona collinare e comprende un nuovo edificio accorpato all'ampliamento della storica Biblioteca Civica e ad un Auditorium per un totale di 29.000 metri quadri.
La nuove sede museale si articola su circa 12.000 mq di cui 6000 dedicati all'arte del XX e XXI secolo e più di 5000 mq occupati da aree per lo studio e la ricerca, la didattica e i servizi di supporto.
Nel piano interrato è ospitato l'Archivio del '900 con il Centro Internazionale Studi sul Futurismo e la Biblioteca di storia dell'arte moderna e contemporanea; ai piani superiori si trovano le sale per le esposizioni temporanee, la didattica e le raccolte d'arte permanenti. L'intero spazio del museo è caratterizzato da una tessitura regolare di pilastri in acciaio che delimitano sale modulari a pianta quadrata e rettangolare perimetrate da pareti bianche; l'illuminazione dell'ultimo piano filtra attraverso dei lucernari regolabili, mentre il primo piano si affaccia con ampie vetrate sul giardino laterale.
Il Mart si definisce museo-officina e laboratorio culturale, luogo deputato alla conservazione e fruizione dell'opera d'arte, ma anche allo studio e alla ricerca scientifica. Nell'archivio si trovano oltre 80.000 documenti tra carteggi, scritti, disegni, fotografie e ritagli di stampa che costituiscono i fondi documentari storici; nella biblioteca 60.000 volumi (libri, cataloghi, riviste) ricostruiscono uno spaccato dell'arte e della cultura del XX secolo, con particolare attenzione al movimento futurista e alle avanguardie. Questi settori occupano 1165 mq insieme ai servizi di fototeca, diateca e videoteca.
L'archivio di architettura per ora contiene dodici fondi personali (tra i quali quello di Angelo Mazzoni, Ettore Sottsass sr., Figini e Pollini e quello della Casa Malaparte di Libera) consultabili quasi completamente dai documenti originali. E' in corso da alcuni anni la digitalizzazione dei materiali attualmente ordinati in tubi, cassettiere e faldoni negli spazi adiacenti alla consultazione.

bibliografia: Spedizione su Mart, fascicolo a cura del Mart in occasione della sua inaugurazione, 15.12.2002; M. Botta, Il Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto, Skira, Milano 1995; "L'Industria delle Costruzioni", n.371, maggio-giugno 2003.


progettisti: Mario Botta con Giulio Andreoli
localizzazione: Rovereto - Italia
anno di progetto: 1988-1992, realizzazione 1997-2002
destinazione dÂ'uso: museo d'arte contemporanea, archivio del 1900, biblioteca civica e centro congressi







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Porto: inaugurata la Casa della Musica di Rem Koolhaas

Porto: inaugurata la Casa della Musica
Firmata dallÂ'olandese Rem Koolhaas, è concepita come opera di cerniera tra la vecchia e la nuova Porto

27/04/2005 – Lo scorso 15 aprile è stata inaugurata a Porto la Casa della Musica firmata dallÂ'architetto olandese Rem Koolhaas, vincitore del concorso di progettazione nel 1999.
La struttura si estende su una superficie di 22mila metri quadrati, ed include un grande auditorium in grado di ospitare sino a 1300 posti a sedere.

LÂ'edificio, ubicato nel centro storico della città, si presenta come un grande fungo di calcestruzzo bianco dagli angoli spigolosi, circondato su tre lati da vecchi isolati caratterizzati da una tipologia mista di edifici, dai più semplici ai più deteriorati a quelli più signorili.
La struttura è stata infatti concepita dallo studio Oma come opera di cerniera tra la vecchia e la nuova Porto. Continuità e contrasto insieme contribuiscono a fare del progetto Â"non più una ferita tra la vecchia e la nuova Porto, ma un incontro positivo di due differenti modelli di cittàÂ".
Â"Attraverso il simbolismo - si legge nella descrizione del progetto fornita dallo studio olandese – visibilità e accesso sono risolte in un solo gestoÂ".

Al fine di risolvere il problema della frattura tra la Concert hall e gli spazi interni ed esterni, lÂ'edificio è stato considerato come una massa solida allÂ'interno della quale sono state eliminate le due concert hall a forma di scatola di scarpe, con il risultato di un unico blocco esterno.

Â"LÂ'edificio – spiega Oma – rivela i suoi contenuti alla città senza essere didattico. E allo stesso tempo la città si presenta allo spazio interno in modo mai apparso primaÂ".





www.oma.nl

www.casadamusica.com>

sul sito di Foster i progetti Santa Giulia e Polo Urbano

sul sito di Foster:

http://www.fosterandpartners.com/

è apparsa la descrizione del progetto di Santa Giulia e di quello per il Polo Urbano della Fiera.

Santa Giulia Masterplan

A world class scheme for a world class city, the Milano Santa Giulia Masterplan reveals an inclusive vision for the future of all cities. These ideals are applied at the local level to create a masterplan that brings global vision, yet is exclusive to the topography of Milan. It is both a paradigm for clean, integrated and sustainable future living and a rare opportunity to create a vibrant mixed-use neighbourhood that builds on the unique urban tradition of the city. Transforming the formerly industrial area in the south-east, Milano Santa Giulia is a new gateway on the scale of New Yorkís Battery Park City and Londonís Canary Wharf. The first major intervention in Milan for over 50 years, this urban centre combines housing, offices, shops, restaurants and cafes with cultural facilities such as a Congress Centre and Exhibition Hall. Essential to the logic of the masterplan is the creation of generous green spaces and a large central park that is a ëgreen lungí of the city.

By combining compact, dense and vibrant environments with open, green breathing space, nature is balanced with urbanity to create a beautiful and safe public realm. The 1.1 million square metre site consists of three distinct pieces of land with different historical industrial uses. The project turns these derelict and divided areas into a unified, coherent and organic whole. Served by an excellent transport infrastructure, Milano Santa Giulia is highly accessible by road, air and train. Additionally, a tramline runs through the site, and links the subway station to the centre of Milan.

Designed for a diverse and rich mix of residents and visitors, public space is fundamental. A 480-metre long central Promenade, with an integral relationship to a series of public squares, is the heart of the development. Punctuated at each end by the Congress Centre and multiplex cinema, it will provide a principal pedestrian route through the site. The width has been set to 24m to allow for the tramline, greenery and water features in addition to the pedestrian paths, while retaining the sense of scale and intimacy typical of Milanese pedestrian shopping streets. The 6m wide colonnade creates covered spaces on either side, which permits all weather use of this external space. The materials will make contemporary use of traditional materials such as stone, building on the renowned architectural traditions of Milan, in the creation of a new cultural and commercial nucleus.








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Milan Fair Masterplan

In 2004, the Milan Fiera held an international competition for architectural proposals to develop its existing site, which has proved too limited to host large-scale exhibitions. The Foster studio collaborated with Frank Gehry, Rafael Moneo and Cino Zucchi on the design of a scheme that sets new standards for urban living in the twenty-first century. A high-density development with a wide range of mixed uses, the defining feature of the plan is a new type of living-park – or Â'greenfrastructureÂ' - with architectural and landscape components that are enmeshed with the ecology of the city. It creates a new urban quarter where occupants can live, work, go to school, dine in a restaurant or visit the cinema, all in close proximity. If implemented, it would be the most advanced sustainable development in the world.

The scheme is woven into the existing urban fabric through a number of strands: the reinstatement of historical axial views across the site; the integration and rationalisation of transportation systems; the promotion of on-site residential, commercial and educational activities; and the design of buildings that are sympathetic to the historical built vocabulary. The forms of the buildings themselves are designed to reinforce the environmental strategy, guiding wind movement, directing solar heating, providing passive cooling and shading, and controlling water flows.

Combining shaded, densely planted zones with open lawns, and laced through with streams and pools, the park is envisaged as the venue for a wide variety of recreational activities, from open-air concerts to ball games. Tree-shaded avenues structure and give scale to the gardens and stretch out to connect with MilanÂ's existing park system. At the heart of the site, at the edge of a new lake, is an elongated piazza. Here, a cluster of tall buildings marks the new development on the city skyline. Working within the development guidelines, it is the concentrated footprint of these towers that allows a remarkable 80 per cent of the 25-hectare site to be used as green space. Leading from the piazza is a new entrance arcade for the remaining Fiera facilities, a space that promises as rich an urban experience as MilanÂ's famous Galleria Vittorio Emanuele.





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Un "giro" in Duomo

Provate questo...

http://milano.arounder.com/PROJECTS/...000005327.html

Lo conoscevate gia? >

Roma - mostra E42

Come già accennato nel thread di roma, oggi sono andato a vedere la mostra "E 42 – EUR Segno e sogno del Â'900", dedicata appunto all'eur ... ottima decisione visto il tempaccio che ha caratterizzato questa damenica e visto che la mostra è abbastanza interessante.
E' esposto anche il plastico del centro congressi che proprio all'eur dovrà sorgere, ed ecco alcune foto del plastico:













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