Non so se nel forum si è già parlato di questo progetto ma a me sembra una cosa importantissima per Milano. Alla faccia delle proposte degli "pseudo-ambientalisti" tutto fumo e niente arrosto che quando governano sono solo capaci di fare leggi e regolamenti in difesa dei pesci rossi e di costituire inutili assessorati alla pace. Milano galleggia su un mare di petrolio. Petrolio bianco: lÂ'acqua di falda. Una fonte alternativa di energia termica per un sistema di produzione ad alta tecnologia più efficiente e pulito LÂ'acqua dei navigli, dei fontanili e della prima falda su cui galleggia Milano, può essere una fonte energetica alternativa per riscaldarci in inverno e raffrescarci in estate. LÂ'acqua di falda , in particolare, con la sua abbondanza è una risorsa importante per il nostro futuro energetico. A differenza dei combustibili fossili non ci costa né come importazione, né come trasporto e soprattutto non inquina! AEM è pronta ad avviare sul territorio metropolitano progetti innovativi di teleriscaldamento e teleraffrescamento con tecnologia a Â"pompa di calore Â" mediante lÂ'utilizzo dellÂ'acqua di falda, sfruttando così una risorsa nascosta ma abbondante e preziosa come il petrolio, un petrolio bianco da cui AEM estrarrà un mare di calore. Il progetto AEM per il calore pulito ottimizza anche i consumi di elettricità Gli ingegneri AEM, partendo dalle pompe di calore hanno elaborato un inedito ed innovativo sistema di produzione di calore pulito. La centrale di produzione a pompa di calore, pensata e progettata basandosi sulle più avanzate tecnologie disponibili, garantisce elevata efficienza energetica con un ridotto impatto sullÂ'ambiente. LÂ'impianto è costituito da una sezione di cogenerazione, da un sistema a pompe di calore, da una sezione di integrazione e da serbatoi di accumulo termico integrati con sistemi di riscaldamento elettrico. La sezione a pompe di calore, che rappresenta la parte più innovativa del progetto, garantisce una consistente produzione termica, integrata dai contributi provenienti dalle sezioni di cogenerazione e di integrazione. Per massimizzare lÂ'efficienza del sistema, lÂ'impianto può essere fatto su misura.Cioè il rapporto di potenza tra la sezione cogenerativa e la sezione pompe di calore viene progettato in base ad unÂ'analisi di ottimizzazione energetico/ambientale costruita a partire dal profilo della richiesta termica dellÂ'utenza. AEM ha individuato nella svedese Goteborg Energi il partner tecnologico per lo sviluppo del nuovo progetto. Tale società ha acquisito un know-how specifico nella realizzazione di impianti con pompe di calore di grande potenza (fino a 60 MWt), con produzione di acqua calda a 70÷80 gradi per il teleriscaldamento della città di Goteborg. Le pompe di calore, ad acqua di prima falda, sono alimentate con energia elettrica; la connessione alla rete elettrica e la presenza degli accumuli termici, garantiscono la possibilità di modulare il funzionamento dellÂ'impianto tenendo conto anche dellÂ'andamento della domanda elettrica nazionale. à importante osservare che la diffusione di sistemi di produzione termica alimentati ad energia elettrica, e in special modo quelli a pompe di calore con accumulo termico, permettono di produrre in ore notturne anche a fronte di una richiesta di carico termico prevalentemente diurno. Si ottiene così un altro vantaggio. Aumentando la richiesta notturna si contribuisce a ricalibrare lÂ'andamento orario del fabbisogno elettrico nazionale. Questo effetto porta con sè la possibilità di ottimizzare il funzionamento dei moderni cicli combinati aumentandone lÂ'efficienza di produzione in quelle ore di notte quando la richiesta elettrica è più contenuta. La prima applicazione di questo sistema è stata sperimentata in un impianto dellÂ'Università Bocconi. I principali impianti di cogenerazione, 600 MW termici di teleriscaldamento BOCCONI La Centrale Termofrigorifera a pompa di calore presso lÂ'edificio "Gardella" dellÂ'Università Bocconi è veramente una eccellenza realizzativa di AEM. LÂ'impianto di climatizzazione del nuovo complesso universitario della Bocconi è infatti il primo esempio di impianto di grosse dimensioni realizzato da AEM con tecnologia a pompa di calore ad acqua di falda. LÂ'acqua Â"emuntaÂ" dalla vasta area verde del Parco Ravizza, viene convogliata allÂ'impianto della Bocconi per essere poi restituita alla Roggia Vettabia, con la sola variazione di pochi gradi centigradi della sua temperatura. LÂ'impianto, complessivamente costituito da tre pompe di calore da 1MWt cadauna, funzionanti in assetto reversibile, è gestito da remoto mediante un sistema di controllo automatico. Il sistema, alimentato solo con energia elettrica, azzera le emissioni inquinanti sulla città di Milano dando un contributo al miglioramento della qualità dellÂ'aria cittadina. Per AEM lÂ'impianto della Bocconi non rappresenta un episodio isolato ma è il risultato di una lunga e articolata esperienza nel campo della cogenerazione, dove AEM ha già realizzato ben 10 impianti. I più importanti sono quelli di Tecnocity, di Famagosta, di Malpensa, di Figino e di Sesto San Giovanni. NellÂ'insieme si tratta di una potenza complessiva di 600 MWt (termici) distribuiti con il teleriscaldamento. TECNOCITY La Centrale di Cogenerazione di Tecnocity è un tipico esempio di realizzazione impiantistica in grado di soddisfare il moderno fabbisogno di climatizzazione dei quartieri di nuova edificazione a prevalente uso terziario. La zona servita è quella del nuovo quartiere tecnologico di Milano Â"Bicocca-TecnocityÂ", estesa anche ad alcuni fabbricati dellÂ'area Pirelli. Gli edifici destinati al terziario (università , teatro, servizi alle persone e alle imprese) costituiscono circa il 60 per cento della volumetria globale. Il rimanente 40 per cento sono edifici residenziali. FAMAGOSTA La Centrale di Cogenerazione di Famagosta alimenta le reti di teleriscaldamento dei quartieri Chiesa Rossa, Gratosoglio/Missaglia, SantÂ'Ambrogio e del Deposito ATM della Linea Metropolitana 2. La Centrale è costituita da 6 gruppi di cogenerazione basati su motori alternativi alimentati a metano, con potenza unitaria di 3,2 MWe, per un totale di circa 20 MWe e 20 MWt, e da quattro caldaie ad olio diatermico per integrazione e riserva, anchÂ'esse alimentate a metano, con potenza unitaria di 15 MWt. LÂ'impianto sarà a breve completato da un sistema di accumulo termico che ne incrementa la flessibilità di esercizio e la potenza termica disponibile per la rete. SESTO SAN GIOVANNI LÂ'energia termica viene distribuita, tramite la rete di teleriscaldamento, dalla Centrale di scambio termico e pompaggio realizzata da AEM nel 1994, attigua alla centrale EDISON della quale utilizza il vapore cogenerato. La rete di teleriscaldamento ha la funzione di trasportare il vettore energetico (acqua surriscaldata) dalla Centrale AEM alle sottocentrali di scambio termico distribuite sul territorio; tale rete, realizzata a partire dal 1994 e tuttÂ'ora in fase di ampliamento, raggiunge unÂ'estensione superiore ai 30 km e allaccia circa 400 utenze in prevalenza residenziali. 5 nuovi impianti per Milano pulita, più valore alle nuove aree urbanistiche LÂ'esperienza maturata sulla cogenerazione e sulle pompe di calore, ha convinto AEM ad adottare, per i propri futuri sistemi di teleriscaldamento cittadino, un assetto impiantistico standard che coniuga i vantaggi delle due tecnologie, ottenendo così le migliori prestazioni sia energetiche che ambientali. Tale soluzione impiantistica permetterà , inoltre, di razionalizzare lÂ'utilizzo delle fonti energetiche primarie, quali lÂ'energia elettrica e il metano. AEM ha così avviato un piano di sviluppo di una nuova filiera di impianti di cogenerazione a pompe di calore, che verranno realizzati in cinque sedi di proprietà (Canavese, Gonin, Ricevitrice Nord, Ricevitrice Sud e Bovisa), attualmente già destinate ad usi tecnologici. Le 5 centrali di produzione di calore serviranno con reti di teleriscaldamento i quartieri circostanti. Ma possono essere inserite in tutte le aree di nuova edificazione, solitamente quartieri ad elevata densità edilizia che necessitano di consistenti apporti energetici. Come per esempio i nuovi quartieri di Milano Santa Giulia (Montecity) e Repubblica-Garibaldi. Per ogni episodio di cogenerazione a pompa di calore previsto dal nuovo progetto AEM, si prevede di servire un edificato abitativo di circa 2.500.000 metri cubi (circa 30.000 abitanti), pari a una potenza termica assorbita di circa 50 MWt. La dismissione degli impianti termici condominiali che alimentano i fabbricati, si tradurrà in un mancato consumo di metano e altri combustibili liquidi, cioè un risparmio di circa 10.000 tep/anno con un conseguente abbattimento delle emissioni di circa 20.000 tonnellate/anno di CO2 e di circa 20 tonnellate/anno di NOx. LÂ'impianto a pompa di calore, a pari energia termica prodotta, consumerà per ogni stagione termica circa 5.000 tep di combustibile (esclusivamente gas naturale) che comporterà emissioni pari a circa 12.000 tonnellate/anno di CO2 e 6 tonnellate/anno di NOx. Come è già successo con la diffusione della rete in fibra ottica anche questi impianti di calore pulito porteranno valore aggiunto ai nuovi fabbricati e alle aree di nuova urbanizzazione che li adotteranno. Controllo e riduzione delle emissioni, AEM 3 volte leader I vantaggi principali dellÂ'impianto a pompa di calore e cogenerazione per teleriscaldamento in ambito urbano sono riconducibili oltre che al risparmio energetico, alla riduzione di emissioni inquinanti. Questi impianti, destinati a servire una utenza diffusa sul territorio, sono controllati in continuo da sistemi di monitoraggio delle emissioni inquinanti e da sistemi di controllo che ottimizzano le condizioni di funzionamento. Con la sostituzione di un gran numero di impianti termici civili tradizionali si ottengono i seguenti miglioramenti ambientali:  azzeramento delle emissioni di polveri e di SO2  riduzione di emissioni di NOx: circa 70%  riduzione di emissioni di CO2: circa 50%  riduzione delle concentrazioni di inquinanti in aria riconducibile a una migliore dispersione delle emissioni provenienti da unÂ'unica sorgente. La sostituzione delle caldaie condominiali con le sottocentrali di teleriscaldamento, garantisce una maggiore sicurezza per il cliente e minori oneri di gestione e di manutenzione. Queste elevate prestazioni ambientali possono essere raggiunte grazie allÂ'utilizzo delle pompe di calore che producono il 60% dellÂ'energia termica annuale con emissioni zero! Nel controllo delle emissioni AEM ha una posizione leader, grazie anche ai notevoli investimenti recentemente fatti sul sistema idroelettrico e termoelettrico. La produzione elettrica di AEM mantiene da sempre una consistente e pregiata quota di energia idroelettrica, energia rinnovabile per eccellenza. Il programma di repowering della centrale termoelettrica di Cassano DÂ'Adda porterà la potenza di centrale a 1.000 MW con un rendimento del 56%: la riduzione di CO2 rispetto agli impianti convenzionali sarà di circa 1.500.000 (un milione e mezzo di tonnellate allÂ'anno) di CO2. LÂ'avvio sul territorio metropolitano di progetti di teleriscaldamento con tecnologia a pompe di calore mediante lÂ'utilizzo dellÂ'acqua di falda, abbatterà drasticamente le emissioni inquinanti. Produrre energia senza inquinare è possibile. E AEM lo sta già facendo al meglio scegliendo fonti energetiche alternative rinnovabili con risparmio di energia primaria, per dare aria pulita alla città e garanzie alla salute dei cittadini. Altre info su www.aem.it Secondo me questo è un tipico esempio di pragmatismo e della cultura milanese del fare.> |