Thursday, April 26, 2007

[Napoli] Capitale italiana dell'arte contemporanea

Napoli contemporanea

di A. B. Oliva

Si può affermare con orgoglio che ormai Napoli è la capitale dell'arte contemporanea. Un doppio motivo permette una dichiarazione che a prima vista può sembrare temeraria. Il primo riguarda la progettualità come valore di una politica culturale praticata dalle istituzioni pubbliche, in un rapporto di stretta collaborazione tra Regione Campania e Comune di Napoli innanzitutto e poi con gli enti locali (comunali e provinciali) distribuiti sul territorio e le diverse sovrintendenze, a cominciare naturalmente dal polo museografico di Capodimonte. Il progetto che la Regione Campania sta mettendo in atto (con la direzione del sottoscritto e la cura responsabile di Edoardo Cicelyn) riguarda diversi livelli di intervento, da quello puramente espositivo a quello strutturale riguardante la nascita di un museo.
Gli "Annali delle Arti" sono il contenitore concettuale di grandi mostre personali e collettive che si tengono in diversi spazi della città in stretta collaborazione con il polo museale di Capodimonte e con la sovrintendenza ai Beni Archeologici.
Nelle sale restaurate del museo archeologico si sono susseguite mostre di Clemente, Kapoor, Koons, Serra. Negli ambienti mitici del museo di Capodimonte hanno trovato classica accoglienza le proposte di grandi fotografi come Giacomelli e Sugimoto, prossimamente le foto-emozioni di Sottsass. Castel Sant'Elmo domina dall'alto l'intera città e dona ospitalità ad opere di artisti che lavorano sulla grande dimensione e l'installazione. Sono transitati nei grandi spazi del castello giovani artisti napoletani, grandi artisti italiani, il Living Theatre e Pino Pascali.
Si evince da tutto questo come Napoli sia diventata il deposito di nuove forme dell'arte internazionale, in quanto città accogliente e culturalmente con un grande passato alle spalle, dunque attrezzata a comprendere la modernità e i suoi derivati.
Accanto a questo ha grande visibilità l'iniziativa assolutamente originale della metropolitana che, attraverso il comune partenopeo, ha creato una committenza pubblica per cento opere di artisti italiani e stranieri di diversa generazione (Cucchi, Paladino, De Maria, Chia, Kounellis, Kosuth, Pistoletto ecc.) progettate, realizzate, collocate e acquistate dall'istituzione pubblica. è nato così una sorta di "museo obbligatorio" sotterraneo che il pubblico deambulante è costretto ad attraversare con positivi stimoli e nuove proposte per uno sguardo curioso qual è quello della popolazione napoletana.
Dunque a ragione si può parlare di Napoli come capitale morale dell'arte contemporanea, in quanto luogo fecondato da un'attività culturale continua e interdisciplinare che trova negli interventi annuali in Piazza Plebiscito un decennale ormai da celebrare per la qualità degli artisti presentati (Paladino, Merz, Kounellis, Zorio, Paolini, Kapoor, Kosuth, Horn, Serra).

Fonte civitas.it

Una breve carrellata fotografica:


STAZIONI DELL'ARTE


ARTE NELLO SPAZIO PUBBLICO






PAN_Palazzo delle Arti di Napoli



MADRE_Museo Arte Donna REgina (restyling di Alvaro Siza)





MUSEO ARCHEOLOGICO


MUSEO CAPODIMONTE




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