L'itinerario che vorrei proporre è brevissimo - meno di un chilometro - ma di enorme suggestione. Forse si tratta dell'ultima occasione rimasta per ritrovare, dentro la cerchia delle mura ma a ridosso dei quartieri residenziali più borghesi e qualunque, quella Roma immaginifica dei grandi viaggiatori settecenteschi, la città agreste che le pagine di Goethe e le incisioni del Piranesi consegnarono ai posteri, ma che oggi non esiste più. Il percorso costeggia le Mura Aureliane nel tratto in cui sono più belle e meglio conservate, anche da un punto di vista ambientale. A chi voglia tornare sui miei passi ci sono da segnalare due deviazioni obbligatorie: il Sepolcro degli Scipioni e la Chiesa di S. Giovanni a Porta Latina. Il resto eccolo. Mappa.  Via Latina con gli edifici per abitazione del De Renzi. Via Latina, che conduceva da Roma a Capua, è probabilmente il più antico tracciato stradale di cui la storia occidentale sia memore. Sul fondo Porta Latina.  Arrivati alle Mura. A sinistra il parco dell'Almone, Ambasciata di Germania.  Costeggiando le Mura. Qualche piccolo dettaglio ricorda che ci si trova in piena città .  Idem come sopra. La recinzione è stata alzata dopo il crollo di un tratto poco lontano: quelli che per secoli sono stati i fieri bastioni di Roma, anno dopo anno cedono sempre più spazio alla sciatteria e all'incuria.  Idem come sopra.  Idem come sopra.  Villini di inizio Novecento a ridosso di Porta Latina.  Dettaglio.  Arrivati a Porta Latina.  Il fornice di Porta Latina.  Si taglia per il Parco degli Scipioni...  ...ricavato nel 1929 dal De Vico nella Vigna Stantelli.  Idem come sopra.  Arrivati colombario di Pomponio Hylas.  Il suggestivo tratto suburbano dell'Appia Antica, o Roma com'era. Per intenderci: cinque minuti di passo sostenuto e si è al Circo Massimo. Eppure l'afflato è quello della campagna più profonda e misteriosa.  L'Appia all'arco di Druso. Al solito, qualcosa la rende meno profonda e meno misteriosa.  Ancora Druso e ancora disturbi visivi.  Idem come sopra.  La Porta di San Sebastiano, la più bella di Roma. Qui parte la Regina Viarum e corre fino a Brindisi.  Saluto alle Mura.  Si ritorna al punto di partenza per via Talamone.  Un'abitazione Anni Sessanta del Saracini, tra le vie Talamone e Latina. > |
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