Sunday, April 15, 2007

Tre torri a Latina?

LATINA CONQUISTATA DALLO SKYLINE


Tre nuove torri sono pronte a sorgere nel centro direzionale. L'ultima per la quale manca il passaggio in commissione urbanistica è quella di 25 piani che verrà realizzata a ridosso dell'ex Icos.



Alessia Tomasini (25 novembre 2005)


Latina guarda al modello ameri*cano. Il Comune di Latina ha ceduto alla moda dello skyline. Entro un paio di anni tre grattacieli saranno i petali del centro direzionale. Il primo, la Torre Le Corbusier ha visto l'apertura dei cantieri a marzo. Alto quasi 70 metri è uno spettacolo di archi*tettura futurista. L'altro sarà costruito in via Ufente, per un'altezza di quasi 90 metri e 34 piani. L'ultimo previsto spicche*rà nell'area dell'ex Icos e sarà il più piccolo, con circa 25 piani. Ma? Il bello sta nel fatto che una nuova struttura sarà realizzata con vista diretta sull'edificio destinato ad ospitare gli uffici della Guardia di finanza e che in questi giorni è oggetto della bonifica dopo che l'incuria di armi lo aveva trasformato in una discarica a cielo aperto. Per pro*cedere era necessario un pas*saggio in commissione urbani*stica dove qualcuno non ha letto le carte e pensava che l'oggetto della variante al piano particolareggiato sarebbe stato un par*cheggio. Si tratta di un'area già destinata a servizi. I posti mac*china ci saranno. Ma? Saranno al servizio degli alloggi. Ieri mat*tina la commissione ha preso atto della situazione e bloccato l'approvazione della variante che era stata inserita all'ordine del giorno dei consiglio comu*nale. "E' stato un atto di respon*sabilità — interviene il vice presi*dente della commissione, Bruno Creo — c'è stata una svista ed ora crediamo sia opportuno mettere il sindaco a conoscenza del fatto soprattutto per una questione di sicurezza. Realizzare un grattacielo pro*prio sopra la Guardia di Finanza potrebbe non essere la scelta migliore". Ma? Parte questo Latina con*tinua ad essere oggetto di interventi urbanistici a macchia di leopar*do. Il piano regolatore cui si fa riferimento è quello modificato, con relativo piano particolareg*giato, da Piccinato nel 1972. "A quell'epoca gli studi effettuati avevano prospettato una crescita demografica di Latina che doveva arrivare a circa 250 mila abitanti. Ci siamo fermati a 120 mila e forse una nuova struttura con quelle caratteristiche potrebbe rive*larsi inadegua*ta alle effettive esigenze della città". Secondo i progetti, aval*lati dall'ammi*nistrazione comunale, a latina i gratta*cieli saranno tre. Tutti di diversa altezza, uniti da un solo comune denomina*tore, la scelta di sviluppare la città in altezza. Sin dall'ottocen*to il grattacielo è sempre stato un simbolo. Di potenza e di tecnologia che sfida il cielo. Allo svi*luppo verticale corrispondeva una sorta di poetica della luce. II fascino è nella tensione ascen*dente verso l'alto, nel nuovo sistema di relazioni che queste grandi masse impongono, cre*ando densità urbana su più livelli. Quindi? I grattacieli rea*lizzano un nuovo effetto-città, in linea con i valori della civiltà della tecnologia. Ma? Le idee mirabolanti del sindaco Zaccheo rischiano di catapultare la città in una spirale di caos. Latina sta diventando una metropoli verticale che guarde*rà il mondo dall'alto. Peccato solo che, alla base di questa rivo*luzione urbanistica, non ci sia il boom economico che ha contraddistinto la costruzione del Chrysler Building, in stile Art Déco, inaugurato nel 1930, alto oltre 300 metri, o dell'Empire State Building, 320 metri d'al*tezza. Qui non ci sono scambi commerciali lungo le coste, sui fiumi e attraverso il mare. In questa provincia restano solo i buchi neri causati dai grandi sogni mancati e dai concorsi di quelle idee mai realizzate. Proprio da un concorso è nato il piano particolareggiato del cen*tro direzionale, vinto dal profes*sore universitario Claudio Dall'Olio ed approvato dal Comune di latina tra il 1978 ed il 1980. L'area, che doveva segnare i confini della città, doveva essere utilizzata solo per i servizi. In viale Nervi spicca il palazzo di vetro, ma non ha nulla a che fare con il celebre "Palazzo di vetro" sede dell'Onu, o con i palazzi che ospitano la banca della Federal Reserve e la Borsa centrale degli Usa a Wall Street In America i grattacieli sono il simbolo del potere politico, finanziario e borsistico più importante del mondo. Qui, ser*vono a ricordare lo sviluppo che non c'è.

http://www.ilterritorio.info/df/dpor...7&tipo=notizia>

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