Wednesday, April 18, 2007

Auditorium di Padova [aggiornamenti]

«La Fondazione Cassa di Risparmio ha intenzione di finanziare quasi per intero la costruzione del nuovo auditorium. Vogliono contribuire a lasciare un segno di alto livello sulla città». Il sindaco Flavio Zanonato non lo dice ma sa perfettamente che l'entusiasmo della Fondazione è la linfa economica per far decollare il progetto. Giancarlo Pavin, presidente del Collegio dei Costruttori infatti, stimava qualche mese fa che siano necessari non meno di 50-60 milioni di euro per costruirlo. È evidente che saremmo di fronte ad un investimento "epocale" della Fondazione. Finora che nostra memoria ricordi non sappiamo di un impegno tanto elevato per un'opera della nostra città. Ma l'interesse c'è, eccome. Lo conferma il presidente della spciale commissione comunale per l'auditorium, Sandro Faleschini. «Il presidente Finotti ne è entusiasta».
Questa volontà molto probabilmente sarà decisiva per far decollare il progetto nel luogo dove per tutti (tranne che per gli Amissi del Piovego) troverebbe la sua quinta ideale, ovvero l'ex piazzale Boschetti. Perché è ovvio che Fondazione mette i soldi ma desidera il meglio. Se non parliamo di una riedizione del Teatro dell'Opera di Sidney, qualcosa che comunque, come dice Zanonato, «faccia venire gente a Padova anche solo per vederlo». A dire la verità anche la Provincia, sulla cui proprietà, ovvero l'ex Boschetti, dovrebbe sorgere l'auditorium sarebbe ormai d'accordo. Sopra il piazzale, una volta traslocate le corriere voleva farci uffici e negozi. Ma siccome il comune nell'area del Pp1, quella compresa fra via Valeri e via Trieste possiede ancora 9mila metri quadrati con la possibilità di costruirci sopra per 38mila metri cubi che equivalgono alla cubatura prevista sul Boschetti, la Provincia si accomoderebbe volentieri da quella parte.

Resta allora solo un particolare. Le due palazzine centenarie che dal piazzale si affacciano su via Trieste. Per noi un obbrobrio stilistico, ma per il Sovritendente Guglielmo Monti una preziosa testimonianza di architettura primo novecentesca. Per dare respiro all'auditorium dovrebbero essere abbattute, ma il sovrintendente finora non ha voluto sentire ragioni. Il sindaco però, galvanizzato dal sì della Fondazione lo sta lavorando ai fianchi. Proprio ieri lo ha incontrato a pranzo e successivamente ha fatto un sopralluogo sull'area. «Alla fine il Sovrintendente si è detto disponibile a trovare una soluzione» annuncia ermetico Zanonato. Potrebbe andare così: almeno una, la più brutta, sarebbe abbattuta e l'altra, quella d'angolo, mantenuta. Poi integrarla con un auditorium architettonicamente pensato per il terzo millennio sarà compito del progettista. «Mica gli dovremo far tutto noi...» chiosa il sindaco.

E a proposito del progettista e del luogo in cui finalmente dovrebbe essere posizionato l'auditorium, Zanonato ha le idee chiare. «Entro la fine del mese decideremo la collocazione esatta». Si era parlato infatti anche della zona del Pp1 vista la disponibilità di "Progetto Pp1 snc" ovvero la cordata di imprenditori padovani che si è aggiudicata l'asta per l'area da 21 mila metri quadrati di ospitare oltre a palazzine chic anche questa struttura. «Inoltre - prosegue il sindaco - entro il mese Comune, Provincia, Università e Fondazione sceglieranno i nomi della Commissione di altro profilo incaricata di redarre il bando. Vogliamo nomi di primo piano perché solo così potremo interessare progettisti di altrettanto valore».

Mauro Giacon>

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