Wednesday, April 18, 2007

Il futuro di Milano su internet... grattacieli, terrorismo e turismo virtuale?

http://www.kataweb.it/articolo/1073259

La città del futuro nasce su Internet


di ALESSIA GALLIONE
Sorvolare Milano. Dall´alto, come a bordo di un elicottero. Con i tetti e i profili delle case e dei palazzi sempre più vicini, sempre più definiti mano a mano che ci si avvicina. E poi planare sulla città, sfiorare le guglie del Duomo, atterrare in piazza della Scala. Continuando a camminare per le strade. Con un clic. Entrare in un museo o in un negozio per fare shopping. O magari ammirare i nuovi grattacieli della Fiera, prima ancora che siano costruiti. È la città virtuale. Che potrebbe diventare realtà. Un progetto che il Comune vorrebbe far partire dando la possibilità a tutti di visitare Milano collegandosi a Internet. Ma le applicazioni immaginate da Palazzo Marino non si fermano al turismo virtuale. Perché avere a disposizione un modello in tre dimensioni potrebbe essere utile per svolgere da un computer esercitazioni antiterrorismo o per programmare la nascita di nuovi quartieri. Fino agli sviluppi commerciali: vendere un abito o una casa online e lanciare una sorta di Pagine Gialle animate.

Un progetto che aspetta solo di essere sviluppato. Da tre anni. «Per ottusità burocratica - dice l´assessore all´Innovazione tecnologica Giancarlo Martella -. Purtroppo non c´è ancora la consapevolezza dell´utilità delle nuove tecnologie». Il sogno della città virtuale è ancora vivo, ma per portarlo a termine servono soldi: «Un milione, un milione e mezzo di euro», dice Martella. Che lancia un appello: «Credo che le potenzialità di questo sistema potrebbero interessare tante realtà: i commercianti, che potrebbero far entrare virtualmente nei loro negozi clienti da tutto il mondo interessati ad acquistare via Internet. Un utilizzo simile a quello di chi vende case. O gli albergatori che potrebbero mostrare ai turisti le camere e i servizi dei loro hotel».

Qualcosa di simile a quello che è già possibile fare con Google Earth, il software di mappe online, che permettere di sorvolare le città di tutto il mondo: da New York a Pechino. «Ma sarebbe tutto infinitamente più dettagliato - spiega Martella -. Il modello che svilupperemmo riproduce la città con una precisione di un centimetro e mezzo». A occuparsene sarebbe la GeoSim System, una società specializzata nel creare modelli urbanistici virtuali, che ha l´esclusiva di un software israeliano che veniva usato per scopi di difesa. Sono stati i tecnici della GeoSim - che hanno realizzato lo stesso progetto per Philadelphia - ad aver filmato il centro di Milano. Tutto lì, il Duomo, la Galleria, piazza della Scala, ripreso da tre diversi punti di vista: dall´alto, a 45 gradi con un elicottero e da terra, a bordo di un furgone. Il passo successivo sarebbe lo sviluppo del sistema, ma fino a ora si è potuto vedere solo la nuova Scala prima ancora che venisse terminata l´ellisse di Botta. Stop. Tutto fermo, per mancanza di fondi. «E pensare che già tre anni fa avremmo potuto fare quello che le maggiori città degli Stati Uniti stanno facendo adesso anche per scopi difensivi», è il rammarico dell´assessore all´Innovazione. Che descrive quello che potremmo fare nella città virtuale.

Il turismo, prima di tutto: «L´applicazione più immediata». In questo modo la città si mostrerebbe a tutti che potrebbero ammirare il centro storico o un museo. Dall´altra parte del mondo. E poi l´e-commerce. Basterebbe un tocco di mouse per passeggiare in via Montenapoleone, entrare in un negozio e acquistare. Un obiettivo possibile anche per le grandi società immobiliari: si arriva in quartiere, ci si avvicina a un palazzo, si entra in un appartamento in vendita. Seduti a casa propria. Tecnologie utili anche per chi deve difenderla, la città: «Le forze dell´ordine e coloro che sono addetti ai soccorsi potrebbero simulare attentati o emergenze ed esercitarsi a gestirle», dicono dal Comune. Che potrebbe disegnare e progettare nuovi quartieri, il restauro di un palazzo o semplicemente l´effetto di uno spartitraffico o di un´aiuola, ma anche controllare i flussi di traffico e l´impatto di un cantiere sulla circolazioni. E se non funziona, basta un clic per cancellare un errore.>

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