NOVI LIGURE: EURONOVI POSA LA PRIMA PIETRA (mi.car. 5/7) - Il Gruppo PRAGA presenta lÂ'operazione ed il piano di sviluppo di uno dei piuÂ' grandi progetti urbanistici realizzati in Piemonte negli ultimi 10 anni. Si chiamerà EuroNovi "il nuovo quartiere " che sorgerà sullÂ'area in cui una volta erano in funzione ( dal 1912 al 1962) le acciaierie dellÂ' ILVA (Foto: un certificato al portatore datato 1921 di quella che divenì la sede novese della fabbrica). La posa della prima pietra e la presentazione ufficiale del progetto avverrà sabato 9 luglio nella sala convegni del Museo del ciclismo, che fronteggia lÂ'area sui cui sorgerà il complesso edilizio. Un investimento di oltre 120.000 milioni di euro su 245.000 di metri quadrati di area a dimostrazione che Euronovi rappresenta il più grande progetto urbanistico in Provincia di Alessandria ed uno dei più importanti interventi di riqualificazione urbana effettuato in Piemonte dal dopoguerra ad oggi. A presentarlo è Giuseppe Roveda, Amministratore delegato del Gruppo Praga Holding, che attraverso Pragadue Spa realizzerà il nuovo quartiere. Pragadue S.p.a. - Società del Gruppo Praga Holding - realizzerà il nuovo quartiere di Novi Ligure, una edificazione che cambierà  in meglio - il volto della città . Si chiamerà EuroNovi: molto più che un centro commerciale o residenziale "classico". Si tratta infatti di un poderoso esempio di riqualificazione urbana, per risistemare definitivamente un'area cittadina da tempo in stato di abbandono e di degrado, in precedenza sede delle acciaierie ILVA; e  per inquadrare nelle sue giuste dimensioni unÂ'iniziativa unica nel suo genere - e' il più grande progetto urbanistico della provincia di Alessandria ed uno dei più importanti progetti di riqualificazione urbana effettuato in Piemonte dal dopoguerra ad oggi. Riqualificazione urbana, si è detto, ma anche risanamento, rinascita di unÂ'area altrimenti perduta per chissà quanto tempo: si è resa infatti necessaria una colossale bonifica dei terreni - un investimento che ha già superato i cinque milioni di Euro - per portare alla luce e sanare gli accumuli di materiali ferrosi e di residui di decenni di lavorazioni; un lavoro imponente, finalizzato a raggiungere lÂ'obiettivo massimo, cioè i rigorosi parametri fissati per i terreni destinati allÂ'edilizia residenziale. La costruzione di Euro Novi è un investimento di 120 milioni di Euro (per un immediato paragone, si pensi che lÂ'operazione del gigantesco Outlet di Serravalle Scrivia, creata dallo stesso Gruppo, "valeva" 90 milioni di Euro), che interesserà 245.000 metri quadri di superficie. LÂ'operazione prende il via tre anni fa, con la trattativa con Fintecna, la finanziaria partecipata dal Ministero del Tesoro, proprietaria dell'area, e nel 2003 viene firmato il preliminare per la cessione del 50% dell'area, poi perfezionata il 30 giugno del 2004 per 6,4 milioni di Euro. Nel 2005 si rifinisce l'operazione con lÂ'acquisto dellÂ'ulteriore 50% dellÂ'area, includendo anche i terreni circostanti di societaÂ' private, ed a questo punto l'investimento è già di 18 milioni di Euro circa, il 20% conferito cash da Praga ed il resto da istituti bancari, con finanziamento a breve: questo reso possibile dall'efficace collocamento di alcuni lotti (promessi in vendita prima della posa della prima pietra) e dalla grande forza del Gruppo in termini di liquidità e di pianificazione finanziaria. EuroNovi è un progetto "modello", ecocompatibile, di vera integrazione con la città . Ogni cura sarà prestata per rispettare l'ambiente, dall'utilizzo dei materiali ecocompatibili alla qualità degli interventi sulla viabilità e sull'edificazione, fino alla realizzazione del più grande parco cittadino, ben 17.000 metri quadrati a disposizione della collettività . Così come l'area del Portello di Milano, ma con ben altre dimensioni e potenzialità , il progetto commerciale è funzionale allo sviluppo residenziale, con edilizia di qualità , aree verdi, attenzione alla qualità della vita (piste ciclabili, ottimizzazione dei flussi veicolari, ampi spazi).La scommessa dei promotori e delle istituzioni locali si è giocata sul rapporto con il commercio tradizionale (beneficiato, ed era la prima volta per Novi, da contributi per la rivitalizzazione e riqualificazione della rete commerciale del centro storico cittadino), con gli abitanti di Novi Ligure (ad esempio con la cessione gratuita del Teatro ex-Ilva alla città , destinato a centro congressi e laboratorio teatrale), e più in generale sull'accurata pianificazione territoriale di abbellimento e riqualificazione urbana> |
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