Thursday, April 19, 2007

Studio Archea - Nuove cantine Antinori, Bargino (FI)

Il vino sotto la vigna (da Domus 883 luglio/agosto 2005)

Due tagli sottili sul fianco di una collina del Chianti sono il segno che Marco Casamonti con lo studio Archea ha tracciato per le nuove cantine ipogee dellÂ'azienda Marchesi Antinori. (A cura di R. Capezzuto)

LÂ'edificio risolve e distribuisce nei diversi livelli interrati un programma complesso: oltre alla zona produttiva e amministrativa dellÂ'azienda vinicola, infatti, sono stati richiesti dalla committenza spazi di accoglienza e percorsi per i visitatori, un auditorium per 200 persone, un museo, una biblioteca, un asilo e un ristorante. Il cuore dellÂ'intervento coincide con la struttura a più volte irregolari in mattoni, in cui saranno ospitate le barrique per lÂ'invecchiamento del vino: un ambiente quasi sacrale, con luce soffusa, caratterizzato dallÂ'impiego di materiali naturali: legno per le botti, e cotto per lÂ'involucro architettonico.







I lembi di terra aperti sulla collina consentiranno ampi scorci sul paesaggio per chi si trova allÂ'interno dellÂ'edificio,e lÂ'ingresso di aria e luce diurna. La soluzione ipogea garantisce vantaggi anche dal punto di vista energetico: il flusso dÂ'aria, immesso da bocchette distribuite sul terreno e fatto passare allÂ'interno delle volte della cantina, creerà un naturale raffrescamento e riscaldamento delle barricaie. Inoltre, la temperatura costante della terra favorirà il mantenimento di buone condizioni climatiche delle cantine vere e proprie, dove il controllo tecnologico dovrà riguardare principalmente il tasso di umidità.









Per la realizzazione delle volte della barricaia, caratterizzate da una geometria irregolare, è stato studiato un apposito elemento prefabbricato, che nasce dallÂ'unione di due componenti semplici dellÂ'edilizia tradizionale: il mattone e il travetto tralicciato. Il mattone, prodotto nella Fornace Sinnini di Impruneta, è stato ideato con un profilo che consente di seguire il disegno libero delle volte. La gettata in cemento viene fatta direttamente sul blocco di cotto, dopo che questo è stato montato sul travetto.









Una grande tettoia a sbalzo accoglierà i visitatori, che potranno anche raggiungere la cifra di 100 mila allÂ'anno. Una rampa elicoidale li porterà dai sotterranei fino alla copertura-vigneto. Il percorso didattico, pensato per il turismo enogastronomico, si svolgerà su quote e lungo direzioni che non creeranno interferenze con le aree di lavoro. Il complesso verrà completato entro il 2008.

Il consumatore di prodotti di qualità – e in particolare del vino – è diventato molto curioso, vuole sapere che cosa cÂ'è dietro la bottiglia, conoscere il mondo da cui nasce il prodotto

Per noi la cantina è diventata quello che per la moda è lo showroom

Per noi il monumento è il paesaggio toscano. Il progetto di Archea invita il visitatore a vivere dallÂ'interno questo paesaggio


Piero Antinori,
da una conversazione con Domus
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