Crotone - Un futuro come Sharm el Sheikh Il destino di Crotone sembra quello di sognare. Sognò di rimanere a lungo l?unico vero polo industriale calabrese ma quella realtà (durata settant'anni) si sfarinò inesorabilmente alla fine degli anni Settanta diventando un mucchio di sabbia che inghiottì anche la classe operaia più importante e consapevole della regione. Negli anni Ottanta sognò invece di ospitare una cittadella tutta americana perché l'amministrazione Reagan aveva deciso di installare proprio qui una base per gli F16. Anche quel progetto si frantumò nel breve volgere di qualche anno, spalancando un altro abisso di disperazione e disoccupazione. Ma questa volta sembra proprio che Crotone abbia nelle mani l'affare del secolo che, a dare ascolto anche ai più pessimisti, si concretizzerà sicuramente anche perché i primi passi sono stati compiuti. Un gruppo di imprenditori capeggiati dall'israeliano David Appell vuole infatti realizzare proprio qui la più grande struttura turistica del Mediterraneo che si estenderà su qualcosa come 1200 ettari. Il progetto è della multinazionale Madpit Group, rappresentata negli incontri con le istituzioni comunali, provinciali e regionali calabresi, dal principale azionista, David Appel, dal suo consigliere, Rami Avivi, dal capo dei progettisti del gruppo, architetto Smulick Schimschoni, e da David Valter, docente di architettura all'Università di Firenze e al Politecnico di Mantova. La grande struttura, secondo quanto è stato illustrato dallo stesso Appell lo scorso 7 giugno al neo presidente della Regione Agazio Loiero, sorgerà a trecento metri dal mare, impegnando un tratto di costa in cui si trovano alcune tra le più preziose vestigia del passato. Alla costruzione, è stato sottolineato, lavoreranno 4mila operai, 15mila saranno i dipendenti necessari per gestire la struttura a pieno regime mentre la ricaduta sull' indotto viene stimata in 50mila nuovi posti di lavoro. I posti letto stimati sono oltre diecimila con un flusso di aerei di 50-60 al giorno sullo scalo Sant'Anna di Isola Capo Rizzuto, dove dovrebbe confluire l'80% dei turisti. Il bacino potenziale, in un raggio di 2 ore e 30 minuti di volo da Crotone, a conti fatti, sarebbe di oltre un miliardo di persone. Insomma cifre da capogiro. A Crotone il gruppo di investitori ha già costituito una Spa, la «EuroParadiso», che ha cominciato a siglare i «precontratti di acquisto» dei terreni. Appel ha spiegato che nella scelta di Crotone ha anche influito la vicinanza tra mare e montagna e la presenza di siti archeologici. Qui sorgeranno hotel a cinque e sei stelle extra lusso, piscine, acqua-park, campi da golf, maneggi, Disney village, negozi, beauty-farm e un «piccolo stadio» di calcio da 20 o 30mila posti per ospitare grandi eventi sportivi. Tutte le strutture verranno collegate alla città da una metropolitana al porto e all'aeroporto di Crotone attraverso treni e pullman. Il faraonico villaggio turistico dovrebbe sorgere a nord della città entro cinque anni. Spesa prevista: tra i dodici e i quindici milioni di euro. Una piccola manovra finanziaria. Un sogno? Questa volta i crotonesi sembrano meno scettici e hanno cominciato a crederci davvero. Anche perché il signor Appell ha già realizzato cose del genere in tutto il mondo che funzionano benissimo perché sono gestite attraverso i principali tour operator internazionali. Un esempio è la zona di Sharm el Sheik che da deserto è diventata la capitale egiziana del turismo mondiale. Qui a Crotone il gruppo di investitori ha creato una società per azioni, denominata la «Euro Paradiso». L'affare è stato già sottoposto al sindaco di Crotone Pasquale Senatore di An (oggi decaduto perché eletto nel nuovo consiglio regionale) e al presidente della Provincia, il diessino Sergio Iritale, che si son detti entrambi entusiasti del progetto. Incontrando Loiero, i rappresentanti di «Europaradiso» hanno spiegato anche il segreto della formula rivoluzionaria per attrarre turismo: il volo, la camera e la prima colazione saranno gratuite per tutti. Il visitatore, insomma, pagherebbe solo il resto degli innumerevoli servizi a disposizione. Loiero ha espresso compiacimento per l'iniziativa. «Accolgo con piacere - ha detto - persone come voi, che intendono investire e intraprendere iniziative nella nostra Regione. Una Regione che ha bisogno di sviluppo e occupazione».> |
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